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Dall’inverno all’estate con la pompa di calore

Una soluzione super versatile: riscalda, raffresca la casa e può produrre acqua calda sanitaria
Una pompa di calore
Una pompa di calore
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Eliminare la vecchia caldaia e il condizionatore? È una missione possibile grazie alla pompa di calore, in grado di riscaldare in inverno e raffrescare in estate.

Si tratta di installare un impianto che, grazie al calore presente in natura - in aria, acqua e suolo - è in grado di riscaldare e raffrescare un edificio con un’elevata efficienza energetica. Tanta comodità, dunque, e un concreto risparmio in bolletta ma non solo, visto che sono disponibili i bonus che ci consentono di ridurre la spesa per l’installazione della pompa.

Riscaldi e raffreschi spendendo meno

Secondo gli estimatori di questo sistema, la pompa di calore permetterebbe un risparmio anche del 40% delle spese in bolletta.

Dati alla mano, uno studio dell’ENEA datato 2022 segnalava che la sostituzione di una caldaia a gas con una pompa di calore può garantire un risparmio annuo di oltre 400 euro sul costo del gas, oltre a limitare le emissioni di CO2 nell’ambiente.

C’è poi la questione ambientale: grazie alle pompe di calore si possono abbattere le emissioni di gas serra, un problema che vede gli impianti di riscaldamento, soprattutto quelli più datati, sul banco degli imputati.

Con le detrazioni fiscali il risparmio è immediato

Installando una pompa di calore si può usufruire dei bonus fiscali – sono più di uno quelli a disposizione - previsti per l’efficientamento dell’edificio. Vediamoli nel dettaglio:

  • Ecobonus. Sostituendo il vecchio impianto a caldaia e radiatori con una pompa di calore si può valutare l’ecobonus con percentuale di detrazione - Irpef o Ires - del 65%. L'aliquota del 65% si applica sulle spese totali sostenute, con un limite massimo di detrazione di 30mila euro per unità immobiliare: si possono quindi spendere fino a 46.153,84 euro, recuperando il 65%. Per fruire dell’ecobonus, però, le pompe di calore devono garantire efficienza, che si può dimostrare grazie al coefficiente di prestazione (Cop) e, se forniscono il servizio di climatizzazione estiva, un indice di efficienza energetica (Eer) che deve essere almeno pari ai valori minimi stabiliti nell'allegato F del Decreto Requisiti 2020. In caso di pompe di calore elettriche con variatore di velocità (inverter), i valori sono ridotti del 5%. Al termine dei lavori, è obbligatorio comunicare i dati dell'intervento all'Enea entro 90 giorni successivi alla conclusione tramite il sito web dedicato.
  • Ristrutturazione. Anche il bonus ristrutturazione può essere applicato nel caso di adozione di pompe di calore. Si tratta di inserire la pompa di calore in un intervento di ristrutturazione per avere una detrazione fiscale del 50%, con un tetto massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare interessata. Il bonus copre un’ampia gamma di interventi: lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali (condomini) e su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, inclusi immobili rurali e pertinenze.
  • Superbonus. Nel 2024 alcuni beneficiari avranno accesso al bonus del 70%, come previsto dall’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020, noto come Decreto Rilancio. Nell'ultimo anno di validità, il 2025, il superbonus verrà ridotto al 65%. Se gli interventi ammessi all’ecobonus ordinario sono trainati da quelli con superbonus è prevista una detrazione del 70%.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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