Credito, stock edilizio e mercato immobiliare residenziale
Nel 2023 le erogazioni hanno continuato a diminuire con un calo del -25,4% rispetto all'anno precedente. Anche in Lombardia prosegue la netta contrazione, con un -23,8% nel 2023 rispetto al 2022.
La diminuzione dei mutui per l'acquisto di case ha riguardato tutte le province lombarde. Maggiormente colpite sono state Cremona (-35,7%), Varese (-23,7), Sondrio (-19,9), Lecco (-19,7), Brescia (-18,8%), seguite da Pavia (-11,3%), Mantova (-8,9%), Milano (-5,9%), Monza-Brianza (-4,5%), Bergamo (-3,5%). In forte controtendenza la provincia di Lodi (9,8%).
Per il comparto non residenziale regionale si conferma invece la tendenza in corso con una leggera variazione positiva del +1,8% nel 2023 rispetto al 2022. Solo le province di Mantova (-38,7%), Milano (-16,6%) e Lecco (-5%) hanno registrato una diminuzione di tali finanziamenti, mentre, nel resto del territorio regionale le erogazioni sono aumentate, seppur con intensità differenti.
Il mercato immobiliare in Lombardia
Lo scorso anno il mercato immobiliare residenziale in Lombardia ha segnato un calo del -10,4% nel primo trimestre, su base annua, e, rispetto allo stesso periodo del 2022, del -14,3% nel secondo trimestre e del -9,3% nel terzo trimestre e una variazione negativa del -1,6% per l'ultimo trimestre.
Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, con un numero di 150.630 compravendite effettuate nell'anno, il 2023 segnala un calo complessivo del -8,9% rispetto al 2022. Tale tendenza è riscontrabile in tutte le province Lombarde.
Quadro economico e tassi di interesse
L'incerto e mutevole quadro politico economico, oltre ai tassi di interesse che rimangono al di sopra delle attese, influenzano le dinamiche del mercato immobiliare residenziale anche per il 2024. Nonostante ciò, la domanda abitativa rimane alta.
Le famiglie sono sempre più alla ricerca di un'abitazione che coniughi le proprie necessità di spazi adeguati con la vivibilità del quartiere e dei servizi che esso è in grado di offrire.
Secondo i dati del Censimento delle abitazioni 2011, lo stock edilizio italiano è costituito da circa 13,7 milioni di edifici, dei quali l'88,9% ad uso abitativo e l'11,1% riferito al comparto non residenziale. Per il settore residenziale, lo stock abitativo nazionale è di ben 12,2 milioni di edifici (per 31,2 milioni di abitazioni), di cui quasi il 75% è stato costruito prima dell'emanazione delle norme antisismiche (1974) e sull'efficienza energetica (1976), nonché dei relativi decreti attuativi.
Riqualificazione energetica
Alla luce degli importanti risultati ottenuti dal Superbonus e dagli altri bonus ordinari, grazie anche alla possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura, nel triennio 2021-2023 è stato avviato un primo e diffuso programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.
A livello regionale, la quota di edifici interessata da lavori di miglioramento della prestazione energetica, al 31 marzo 2024, si attesta a 7,3%: valore al di sopra della media nazionale (5,8%) che la colloca tra le regioni più virtuose nell'utilizzo dell'agevolazione.
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