Vuole fare la modella, genitori la frustano
Dovranno comparire davanti al giudice il prossimo 26 gennaio i due genitori albanesi accusati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della figlia che all’epoca dei fatti (novembre dello scorso anno) era ancora minorenne.
Lei, una bellissima ragazza, li ha denunciati perché durante un litigio il padre sarebbe arrivato a frustarla con un ramo d’ulivo e a provocarle delle lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Non solo, in famiglia l’avrebbero denigrata più e più volte per il suo desiderio di fare la modella. Aveva cercato anche di realizzare un book fotografico nello studio di un professionista a Milano.
I nodi vengono al pettine quando il papà della ragazza viene chiamato dal preside del liceo frequentato dalla 17enne che gli segnala le continue assenze della giovane. Il genitore reagisce molto male, tanto da arrivare a colpirla con un rametto d’ulivo, probabilmente quello che le nostre nonne chiamavano lo «stropèl».
La ragazza va a scuola e racconta l’accaduto a una professoressa del suo liceo che l’accompagna in ospedale dove riscontrano le lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Quella stessa sera la 17enne viene portata - in seguito all’attivazione dei servizi sociali - in una comunità protetta e nel frattempo scatta la denuncia nei confronti dei genitori.
La scorsa estate la famiglia cerca una riconciliazione, durante un incontro rappacificatore nella caserma dei carabinieri a Calcinato. Tutto sembra rientrare ma improvvisamente la situazione precipita perché si scopre che la giovane, seppur in comunità, avrebbe tenuto dei comportamenti poco rispettosi delle regole. Non si trova l’accordo e la ragazza torna nella stessa comunità, dove viene affidata per un altro anno. I suoi due fratelli più piccoli restano invece a vivere con i genitori. I quali comunque dovranno comparire davanti al giudice perché rinviati a giudizio.
dz
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