Virus nell'acqua di S. Felice, l'Ats: «Altri controlli in atto»
Acqua contaminata da Norovirus G II a San Felice. Dopo la notizia della presenza del virus, tra le principali cause di gastroenteriti e altre patologie affini, nell'acquedotto del comune gardesano, in molti si sono sentiti nuovamente catapultati nell'incubo che il paese visse nel 2009. Al momento, fortunatamente, fa sapere Ats Brescia, «non si riscontrano condizioni patologiche correlabili all'utilizzo delle acque in questione».
La stessa direzione sanitaria dell'ente di via Duca degli Abruzzi, in una nota assicura che «sono in corso ulteriori accertamenti analitici (esami di biologia molecolare) i cui risultati saranno noti nei prossimi giorni».
Quanto alla provenienza del virus, l'Ats ricorda come «l’acqua destinata al consumo umano di San Felice del Benaco proviene dal lago di Garda e che la contaminazione da Norovirus ha come sorgente il circuito oro-fecale».
In altre parole, la trasmissione dell'infezione si ha quando l'agente patogeno riesce a passare, attraverso le feci e l'assunzione di acque contaminate o cibi trattati con tali acque, nell'apparato digerente di altri soggetti». La mancata assunzione dunque di acqua diretta e il ricorso a cibi trattati solo con acqua non proveniente dall'acquedotto dovrebbe risultare sufficiente a scongiurare eventuali patologie.
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