Velisti: il lago non restituisce il terzo corpo
Anche martedì il basso lago è stato scandagliato da un imponente schieramento di uomini e mezzi: la Guardia Costiera a coordinare le operazioni, le motovedette dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, della Polizia, della Guardia di finanza, sommozzatori e volontari.
Iniziate al sorgere del sole le ricerche si sono svolte per tutta la mattina sotto una pioggia battente; poi il cielo si è aperto, regalando agli uomini impegnati a scandagliare il lago qualche ora di buona visibilità, per poi farsi nuovamente minaccioso e carico di nubi verso sera.
Poco dopo le 19 l'ordine del comandante della Guardia Costiera, Marco Ravanelli, di sospendere le operazioni. Uomini e mezzi saranno di nuovo in acqua oggi all'alba.
Si cerca ancora il corpo di Peter Lager, 65 anni lo scorso gennaio. È l'unico disperso del terzetto di turisti tedeschi che domenica hanno trovato la morte nell'amato Gardasee. I corpi senza vita degli altri due, Georg Güthlein, 60 anni, architetto, e Imsel Reinhard, dentista di 70 anni, erano stati rinvenuti nella giornata di lunedì.
I tre amici erano partiti in auto sabato scorso da Erlangen, in Baviera, portando con loro la barca a vela di 6 metri di proprietà di Güthlein. Alloggiavano nel camping «Ideal Molino», a San Felice del Benaco, e domenica pomeriggio hanno deciso di prendere il largo. Il temporale, il vento e la grandine che domenica pomeriggio hanno sferzato il Garda non hanno lasciato loro scampo.
Intanto il consolato ha avvisato i familiari delle vittime, che giungeranno sul Garda per la triste operazione del riconoscimento.
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