Garda

Valle delle Cartiere ancora ostaggio delle frane

Sulla strada ancora chiusa si sono scaricati cento metri cubi di rocce
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Non trova pace la Valle delle Cartiere, ancora bersagliata dalle frane. Dopo l’esplosione controllata delle scorse settimane, un altro smottamento colpisce la strada, ancora chiusa.

Cento metri cubi di rocce e pietrisco, compreso un grosso masso, si sono riversati sulla strada in località Maina di Mezzo, tra il Museo della carta e Palazzo Maffizzoli. La grande pietra si è fermata proprio a ridosso della vecchia ringhiera.

“Era un quarto a mezzogiorno quando è venuta giù – ha raccontato Mario Righettini -. La terra ha tremato. Noi eravamo qui a pochi metri”; con quel “noi” ha raccolto Maria Assunta Simpsi, che abita poco oltre il luogo della frana, e Agostino Cipani, custode del vicino Museo.

Questa è stata la quarta frana, ha sottolineato Mario che si sente “ostaggio”, imprigionato da questi disastri, purtroppo, frequenti in questo periodo. Cristian Valletti della Valletti Scavi, con un suo collaboratore, si è messo subito al lavoro, anche sul masso; nel frattempo, circa trecento metri più a valle, proseguono i lavori per la rimozione degli scarti prodotti dall’esplosione del 19 gennaio. Nel giro di pochi giorni l’opera di pulizia dovrebbe terminare, per consentire la posa delle reti di sicurezza. Senza ulteriori intoppi, la strada potrebbe essere aperta al pubblico il 20 febbraio
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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