Un serpente tra le nuove specie dell’Alto Garda
Una nuova specie di serpente ha trovato «casa» nell’alto Garda bresciano. Il prezioso scrigno di biodiversità che è custodito nel territorio del Parco alto Garda bresciano svela quindi un nuovo elemento di interesse. La scoperta è recente e riguarda un rettile chiamato colubro di Riccioli (Coronella girondica).
Ufficialità. La certificazione ufficiale è avvenuta con la pubblicazione di un articolo sull’ultimo numero della rivista del Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo, articolo consultabile anche online. Il primo serpente di questa specie nell’area gardesana è stato osservato e fotografato per la prima volta da Laura Villi nel giardino di un’abitazione il 4 giugno 2020. Un altro esemplare è stato intercettato il 16 giugno da Saverio Vela lungo una pista ciclopedonale, entrambi sul territorio di Limone. Mentre il primo esemplare aveva il capo reciso, il secondo invece era in piena attività nelle ore del crepuscolo, come da sue attitudini e date soprattutto le sue abitudini elusive. Va detto subito che questo serpente non rappresenta in alcun modo un pericolo per l’uomo, e l’osservazione delle caratteristiche del suo corpo permette di non confonderlo con una vipera. Quest’ultima infatti ha la pupilla dalla forma ellittica e verticale, la coda corta e ben definita rispetto al resto del corpo, e la testa triangolare e distinta dal collo.
Caratteristiche. Il colubro di Riccioli ha dimensioni piuttosto contenute. Raggiunge una lunghezza compresa tra 40 e 60 centimetri, superando raramente i 70. Nel periodo invernale non è in attività, e sarà quindi possibile tornare ad avere l’opportunità di osservarlo a partire dalla seconda metà del mese di marzo, più probabilmente a quote basse e inferiori a 1000 metri sul livello del mare. La segnalazione di questo serpente nella zona dell’alto Garda, assieme a quella avvenuta nelle stesse settimane nel Parco della Valle del Ticino in provincia di Varese, presentano diversi motivi di rilevanza naturalistica. La conoscenza della distribuzione del colubro di Riccioli infatti è attualmente incompleta: si tratta di un animale raro in tutta l’Italia settentrionale. Sul territorio lombardo era fino ad oggi segnalato con certezza solo nell’Oltrepò Pavese, ed è escluso dall’elenco delle specie dell’erpetofauna bresciana. Molto più diffuso nella nostra provincia, anche se ugualmente elusivo e innocuo, è invece il colubro liscio (Coronella austriaca), con il quale ha alcuni elementi di somiglianza. Nuove segnalazioni documentate potranno contribuire a conoscere meglio la distribuzione del colubro di Riccioli, che giunge a implementare la già ricca componente faunistica del Parco Alto Garda bresciano.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato