Un Risorgimento da vedere e toccare grazie alle scuole
Riprende la collaborazione tra Miur e Società di Solferino e San Martino: il rapporto tra i musei e l’universo della scuola si fa, infatti, ancora più stretto. In cantiere, per il nuovo anno, ci sono infatti alcune novità, che si sono potute mettere in campo grazie alla rinnovata collaborazione tra la Società Solferino e San Martino e il Ministero dell’Istruzione.
Collaborazione che in anni meno recenti aveva già coinvolto le due prestigiose realtà, dando peraltro ottimi frutti. Ora, grazie all’accordo nuovamente sottoscritto tra i due enti, ci si prepara per un 2018 ricco di progetti mai avviati prima.
Le iniziative. Se infatti da ottobre sono attivi ai musei alcuni nuovi laboratori didattici realizzati in collaborazione con la cooperativa La Melagrana, vanno segnalate tre novità in particolare. La prima riguarda un corso della durata di venti ore pensato per i docenti: relatori d’eccezione illustreranno agli insegnanti le principali tappe del Risorgimento. Saranno loro spiegate metodologie innovative per trasmettere ai loro studenti la conoscenza e la passione per la storia d’Italia attraverso percorsi didattici interdisciplinari e approcci storiografici multimediali.
Dal vivo. La seconda novità, poi, porterà il museo direttamente a scuola: una guida della Società Solferino e San Martino e un rievocatole storico entreranno direttamente nelle classi scolastiche per il progetto «Il Risorgimento… nello zaino». E sarà uno zaino davvero fuori dall’ordinario: i ragazzi vi troveranno oggetti legati alla battaglia e al periodo storico, tra cui una camicia rossa garibaldina, bottoni, proiettili, addirittura una palla di cannone.
Il progetto proseguirà con la visita ai siti museali. Infine, l’alternanza scuola-lavoro: una quarantina di studenti del liceo scientifico Gerolamo Bagatta di Desenzano saranno coinvolti in una via sperimentale nell’iniziativa «Il Bagatta e il 24 giugno 1859: qui nasce l’Italia». Il progetto si articolerà in momenti in classe e passeggiate didattiche sui luoghi della battaglia: storia, memoria e gestione museale si intrecceranno in un percorso in cui il funzionamento di un museo, la comunicazione e la trasmissione del patrimonio storico saranno le chiavi per aprire ai ragazzi le porte della storia e anche del futuro.
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