Un borgo abbandonato: Campione del Garda in cerca di futuro
Doveva nascere un lussuoso villaggio turistico con appartamenti a pochi passi dal lago e villette a schiera con tanto di porticciolo privato. Dell’investimento ipotizzato di 200 milioni di euro quello che rimane oggi è un cumulo di macerie e un borgo abbandonato a se stesso.
Il sogno immaginato per Campione del Garda, frazione a lago di Tremosine, è sfumato con il fallimento di Coopsette seguito all’inchiesta giudiziaria che ha visto la condanna in appello per lottizzazione abusiva dell’ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò, del suo vice dell’epoca Francesco Briarava, dell’architetto Mauro Salvadori, autore del piano urbanistico che ha dato il «la» alle opere, di Rubens Burani, procuratore speciale di Coopsette e Fabrizio Vezzani, legale rappresentante della Campione del Garda Spa, anch’essa fallita.
Ad aggravare la situazione del borgo poi la frana che nel novembre del 2014 ha travolto il parcheggio e alcuni edifici.
Se i turisti stranieri ormai sono un miraggio, Univela escluso, e nonostante le tante difficoltà, Campione rimane ancora oggi una delle mete preferite degli amanti degli sport acquatici e di vela.
L’unica possibilità di rinascita del borgo è legata alla vendita degli edifici realizzati dalla Coopsette. Il tribunale ha infatto disposto la confisca dei terreni e degli appartamenti di proprietà della società di Reggio Emilia fatta salva la proprietà di terzi e la restituzione agli aventi diritto degli immobili rimanenti. Oggi tutti gli edifici di Coopsette sono chiusi.
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