Tremosine, dopo la frana chiuse la 45bis e la Strada della Forra
La montagna cede a Tremosine. Un intero costone della falesia a strapiombo sul lago si è staccato piombando direttamente in acqua, con una pioggia di massi e una nuvola di polvere. È stato un evento franoso di dimensioni eccezionali, con scariche di rocce che sono state viste anche da grande distanza, dai dirimpettai di Malcesine, sul versante veneto del lago, e che hanno provocato un’onda anomala che ha interessato anche il litorale di Limone.
Immediatamente sono stati attivati i controlli in acqua, per accertarsi che non ci fossero barche e persone travolte.
La viabilità
Pesantissime le ripercussioni sulla viabilità: sono state totalmente chiuse al traffico la statale 45 bis e la Sp 38 per Tremosine, la celebre Strada della Forra. Sulla Gardesana le auto vengono fermate all’altezza del bivio per Tignale a sud e dell’abitato di Limone a nord. Per muoversi da una parte all’altra del dissesto bisogna fare il giro del lago. Se la Gardesana potrà riaprire lo dirà l’ingegnere strutturista dell’Anas che domenica mattina valuterà la tenuta della volta della galleria che corre all’interno del versante interessato dal dissesto. Chiusa anche la Sp 38, dal porto alla Forra.
Qui è atteso il geologo incaricato dalla Provincia. «Mi auguro - dice il sindaco di Tremosine, Battista Girardi - che entrambe le strade possano riaprire presto. In caso contrario sarebbe un disastro. Tremosine è isolato sulla direttiva verso Brescia, visto che è chiusa anche la Tignalga che è impraticabile per dissesti da fine ottobre».
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