Garda

Tav, nuova battaglia sul Garda: i cantieri finiscono in tribunale

Desenzano prepara il ricorso al Tar contro l'Alta Velocità sul Garda. Alla battaglia legale partecipano altri sei comuni
DESENZANO CONTRO LA TAV
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Un ricorso al Tar del Lazio. È questa la nuova mossa per provare a fermare le autorizzazioni al consorzio Cepav Due per la realizzazione del tratto di linea ferroviaria Alta Velocità e Alta Capacità nel tratto Brescia Verona.

Il Comune di Desenzano, con una delibera della Giunta, ha dato mandato al sindaco Rosa Leso di interpellare i giudici amministrativi sulla vicenda.

Lo scopo principale della battaglia legale è fermare un'opera ritenuta penalizzante per un territorio che andrebbe invece salvaguardato in virtù dei suoi aspetti paesaggistici, archeologici, idrogeologici. I vigneti del Lugana, messi a rischio dai cantieri, sono uno degli esempi simbolo delle aree da tutelare.

Con il ricorso, si legge in una nota, «il Comune di Desenzano punta a ottenere l'annullamento dei provvedimenti ministeriali e del Cipe di approvazione delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della linea».

Una lotta a suon di carte bollate in difesa del territorio che Desenzano intraprende insieme ai Comuni di Pozzolengo, Ponte sul Mincio, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Sona e Sommacampagna.

La Giunta di Desenzano ha anche manifestato la propria contrarietà alla reiterazione dei decreti di esproprio, nel caso in cui venisse interpellata in merito dalla Regione Lombardia.

Nella nota diffusa nel pomeriggio l’amministrazione desenzanese ha ribadito di aver lavorato, dal 2012, per una nuova valutazione dell’impatto ambientale dell’opera e di appoggiare un ampliamento e ammodernamento della linea storica, salvaguardando il territorio e l’economia locale.  

 

 

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