Tassa di soggiorno e parcheggi: a Desenzano gli aumenti scatenano la bagarre
Da una parte la coalizione di Stefano Terzi, che accusa il Comune di «mettere le mani in tasca ai cittadini», e quella di Andrea Spiller, che chiede «maggiore chiarezza». Dall’altra parte l’Amministrazione comunale stessa, che nel riconoscere tutti gli aumenti imputati dalle forze di minoranza, per voce dell’assessore al Bilancio Stefano Medioli afferma: «Abbiamo cercato di colpire dove fa meno male».
La contesa
La tassa di soggiorno che cresce del 50%, le tariffe delle zone di sosta che aumentano e i parcheggi che diventano in gran numero a pagamento (dieci nuovi parcheggi a pagamento, incluso quello discusso di Villa Brunati e quello lungo viale Cavour), ma pure i plateatici, che registreranno dal primo gennaio incrementi anche in questo caso del 50%.
Per la minoranza, ed è Terzi che parla a nome di Pd, Desenzano Progetto Futuro e Viviamo Desenzano, «una manovra lacrime e sangue di cui non si vede la necessità, il Comune ha un bilancio in salute e anzi ha risparmi da parte. Si punta a fare “il botto” con la spesa, ma alle spalle dei desenzanesi. Malinverno mette le mani nelle tasche dei cittadini per manie di grandezza, non per il bene della città».
Pressoché lo stesso concetto, pur in tono diverso, lo esprime Spiller, che dà voce a Movimento Cinque Stelle e L’altra Desenzano: «Crediamo che il disegno di fondo di questo intervento sia l’extra-gettito annuale previsto una volta superata l’emergenza, che servirà alla Giunta per potenziare sensibilmente la propria capacità di investimento, soprattutto in opere pubbliche». Poi, la denuncia verso la «mancanza di finalità e obiettivi chiari» e la «speranza che l’Amministrazione si ricreda sui singoli interventi».
Dal canto suo, l’assessore nonché vicesindaco Medioli sostiene di non aspettarsi «applausi, ma la situazione è questa e da qualche parte il denaro per chiudere il bilancio di previsione bisognava trovarlo: abbiamo agito là dove abbiamo creduto potesse fare meno male».
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Prospettive
Per l’anno venturo il Comune si aspetta spese in più per quasi quattro milioni di euro: circa due milioni per i rincari legati alla crisi energetica, altrettanti per l’adeguamento Istat, che sarà del 12% circa.
Come coprire questa cifra? «È il governo che ci impone di redigere un bilancio e questo bilancio deve essere coperto. Se l’obiettivo è mantenere inalterati i servizi essenziali - continua -, è chiaro che si deve attingere altrove. Sulla tassa di soggiorno, dunque, che viene pagata dai turisti. Sui plateatici, il cui costo è fermo dal 2006. E sui parcheggi, perché ritengo che sia meglio chiedere un euro in più a chi deve lasciare l’auto piuttosto che aumentare le rette delle mense scolastiche, o la spesa per il trasporto dei disabili».
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