Garda

Tangenzialina di Carzago, espropri finiti: l’appalto può partire

Dopo il lungo oblio causato dal Covid, è giunta l’ora del progetto che bypasserà via Delle Monache a Calvagese
La nuova infrastruttura consentirà di bypassare via Delle Monache - © www.giornaledibrescia.it
La nuova infrastruttura consentirà di bypassare via Delle Monache - © www.giornaledibrescia.it
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Il primo accordo con la Provincia è del 2017, ma della necessità di quell’opera a Calvagese si parlava all’epoca già da forse un decennio. Prima del Covid, ed era ormai il 2019, il sindaco Simonetta Gabana contava di poter chiudere la «pratica espropri» e di partire con l’appalto dei lavori entro la fine di quell’anno. Poi è arrivata la pandemia e tutto il resto, aumento dei prezzi di ogni cosa incluso. Ma ora ci siamo: è stata una strada in salita, ma la tangenzialina di Carzago sta arrivando.

Fino a quando Garda Uno non ha presentato il progetto per la sua nuova sede nella frazione di Calvagese il tema caldo in paese (l’unico tema caldo, di fatto) era via Delle Monache. Si parlava del traffico su quella strada, dei disagi per i residenti, della necessità di sgravarli e di dotare il territorio di nuova infrastruttura stradale che potesse collegarsi alla Sp 78 e deviare il traffico da e verso Polpenazze bypassando il centro abitato, e dunque bypassando via Delle Monache.

Poi è arrivato il discusso progetto di Garda Uno, che ha registrato la nascita di alcuni comitati e forti opposizioni. Un progetto che se vogliamo ha un po’ «rubato i riflettori» alla tangenzialina, ma che con la tangenzialina ha molto a che fare: proprio sulla nuova variante, infatti, la nuova sede della multiutility gardesana avrà il suo sbocco. Ed è questo uno degli aspetti che ha fatto propendere la società per Calvagese, con tanto di «promessa»: «La sede di Garda Uno - era stato spiegato - non sarà operativa prima che la variante alla Sp78 non sia completata».

Gli espropri

Notizia freschissima è che le procedure di esproprio sono giunte al termine e il Comune sta in questi giorni provvedendo alla liquidazione degli espropriati. Tutti accordi bonari, con una ventina di soggetti differenti, che complessivamente comporteranno una spesa di poco inferiore ai 400mila euro.

Nodo fondamentale, questo degli espropri, per poter procedere con l’appalto dei lavori. Siamo infatti in una fase decisamente avanzata: il progetto definitivo è stato approvato un anno fa, dopo una serie di revisioni che si sono viste necessarie per far fronte soprattutto ai maggiori costi. Nel primo accordo di programma sottoscritto da Calvagese con la Provincia e con il Comune di Polpenazze, infatti, la variante alla Sp78 avrebbe dovuto costare 2,5 milioni di euro, espropri inclusi, con circa la metà della somma a carico del Broletto. Nel marzo dello scorso anno un nuovo protocollo tra gli stessi attori ha integrato l’accordo del 2017 per far fronte proprio ai maggiori costi: il quadro economico rivisto ammonta ora a 2,99 milioni di euro.

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