Garda

Tangenti a Frosinone, nei guai due bresciani

Si tratta di due imprenditori residenti a Desenzano e Corte Franca, titolari di società di sistemi di sicurezza.
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Si chiama «Occhio vigile» l’operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Frosinone che ha portato all’arresto di sette persone e a 16 indagati per appalti truccati, tra cui due comandanti della polizia municipale di Frosinone e un consigliere comunale del capoluogo ciociaro. Con loro pure due bresciani, imprenditori nel settore della sicurezza.

Le manette sono scattate anche ai polsi di titolari di cooperative con sede anche nelle province di Bergamo, Bari, Benevento, Salerno, Taranto, Mantova e Latina dove sono state effettuate una quarantina di perquisizioni e sequestrati beni immobili.

Gli accertamenti patrimoniali e i sigilli sono scattati da parte della Guardia di Finanza del comando Provinciale di Frosinone. Secondo l’accusa formulata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Frosinone, Tonino Coletta, gli arrestati, attraverso la preparazione e gestione delle procedure di gare afferenti la fornitura, installazione e gestione di sistemi si sorveglianza riuscivano a far assegnare gli appalti pubblici a società comodo ottenendo in cambio danaro e regali.

Gli ordini di custodia cautelare notificati nel Bresciano dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Frosinone riguardano un 57enne di Desenzano, titolare di una società  con sede a Peschiera del Garda. Agli arresti domiciliari si trova, invece, un 33enne che abita a Corte Franca, consigliere di una società con sede a San Zeno Naviglio.  Tre le perquisizioni a Desenzano, una a Calcinato, altre a Provaglio d’Iseo, Corte Franca, San Zeno Naviglio, Castiglione delle Stiviere e Sarnico.
 

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