Sul Garda, oltre duemila studenti a scuola di riciclo e sostenibilità
Oltre duemila ragazzi a scuola di ambiente grazie a Garda Uno. Questo il numero degli studenti coinvolti nell’anno scolastico appena terminato nei progetti di educazione ambientale promossi dalla multiutility nelle scuole: 19 istituti scolastici - tra cui quattro scuole dell’infanzia, sette primarie, due medie e sei scuole superiori - in sei diversi Comuni (Desenzano, Gardone Riviera, Gargnano, Pontevico, Lonato, Salò), per un totale di 89 classi formate in 200 ore di lezione.
Il tutto secondo il motto «imparare facendo (e divertendosi)»: tante le tematiche approfondite, dal ciclo dei rifiuti all’energia, ma anche il ciclo della natura e alcune delle problematiche più attuali, come quello delle microplastiche. «La raccolta differenziata possono farla tutti, anche i bambini - spiega Caterina Fasser, educatrice ambientale di professione e anima della “Galleria della natura”, il network che realizza attività di educazione ambientale anche per Garda Uno -. Noi per insegnare a distinguere di che materiale sono fatti i rifiuti utilizziamo attività ludico-sperimentali già a partire dalla scuola dell’infanzia».
Imparare
Di fatto, l’educazione ambientale è un mix tra scienze ed educazione civica. «Insegniamo ai bambini a ragionare sulla base di conoscenze scientifiche - continua Fasser -. Ad esempio, ciò che è riciclabile non per forza è ecologico. I bambini visualizzano la filiera dei rifiuti e il lavoro che ci sta dietro». Ma fare educazione ambientale significa anche «dar modo agli studenti di scoprire alcuni fenomeni naturali o affrontare sotto un profilo scientifico alcune problematiche, come le microplastiche nell’acqua. Con il Battisti di Salò - spiega - abbiamo prelevato campioni d’acqua dal Garda che poi sono stati analizzati in laboratorio dagli studenti». Anche l’energia è stato un tema centrale: usando monetine di rame, i ragazzi hanno costruito la pila di Alessandro Volta.
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