Strada della Forra chiusa, ma non per chi fa le strisce
Oltre al danno - peraltro ancora da quantificare - la beffa. Ripetuta. Quelle strisce bianche di vernice fresca della segnaletica orizzontale sull’asfalto della Sp 38 (meglio conosciuta come Strada della Forra) agli operatori economici della zona proprio non va giù: «È l’ennesima presa in giro - dice Moreno Zocchi, ristoratore e presidente dell’associazione Strada della Forra - siamo chiusi da dicembre e c’è chi si prende la briga di rimettere a nuovo la segnaletica di un tratto di strada che se va bene verrà riaperto tra mesi».
Per farlo, hanno dovuto aprire i lucchetti, accedere al serpente d’asfalto impraticabile dal dicembre scorso, e poi rimettere i sigilli. Come se la mano destra non sapesse cosa fa la mano sinistra, ovvero: chi ha disegnato le strisce non sapesse che c’è un cantiere fermo e che la praticabilità della strada è impedita sino a data incerta, dopo che una frana di alberi e sassi nel dicembre scorso ha compromesso irrimediabilmente un tratto di rete paramassi.
Il cantiere dei lavori, avviato solo nelle settimane scorse, è già stato sospeso causa pausa ferragostana. E i costi (e tempi) dei lavori sembrano levitare di mese in mese. Ecco perché quelle strisce bianche suonano come beffa. Nel frattempo in loco fanno i conti con una stagione turistica pesantemente azzoppata per gli operatori economici che stanno a monte della Forra, senza calcolare i disagi per residenti e villeggianti, costretti a tortuose strade alternative per raggiungere la Gardesana occidentale.
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