Garda

Solo pedoni: la nuova piazza fa arrabbiare i commercianti

La maxi operazione include la riqualificazione di piazza Cappelletti, destinata a diventare pedonale
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Desenzano dà il via libera alla variante al piano delle opere pubbliche, destinata a mettere in movimento investimenti per 2,4 milioni di euro. La maxi operazione include la riqualificazione di piazza Cappelletti, destinata a diventare pedonale, ed il consolidamento e ampliamento del parcheggio del Vallone, che guadagnerà 66 nuovi posti auto. 

Nel lungo elenco delle opere programmate rientrano fognature, asfaltature, cimitero, spiagge e porti, insieme all’ammodernamento del ristorante pizzeria della Spiaggia d’Oro.

L’intervento sul piano ha suscitato non poche critiche, che sono state espresse da una parte delle opposizioni, ed è destinato a rinfocolare la vivace polemica in atto da settimane con gli operatori commerciali e turistici del centro lacustre.
Questi ultimi, infatti, sono favorevoli sì alla riqualificazione di piazza Cappelletti, ma non alla sua pedonalizzazione che sacrificherà 39 posti auto che sono considerati essenziali dagli operatori commerciali perchè vicinissimi a piazza Malvezzi ed al centro storico.

La notizia dell’approvazione del piano compresa piazza Cappelletti ha scatenato la reazione degli operatori turistici. La risposta è arrivata a tambur battente. Ed è di contrarietà, non tanto alla riqualificazione della piazza che trova tutti d’accordo, quanto alla soppressione degli stalli di sosta.
Associazione Sviluppo Turistico, l’associazione albergatori Hotel promotion, Confesercenti e Confcommercio hanno deciso di organizzare nelle attività commerciali una raccolta di firme contro la perdita di questi parcheggi di servizio. Nei prossimi giorni verranno stampati manifesti per poi attivare la raccolta firme. Con ogni probabilità questa decollerà dopo ferragosto. L’obbiettivo dovrebbe essere quello di raccogliere migliaia di firme di desenzanesi. Insomma, il braccio di ferro sul parcheggio di piazza Cappelletti continua.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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