Solferino e San Martino: i cannoni tornano a tuonare
Tuonino i cannoni, si sfoderino i moschetti: tra il tintinnar di sciabole e il fumo dei bivacchi, tutto è ormai pronto per la storica battaglia.
Dal 24 giugno 1859 al 24 giugno 2016: sono passati 157 anni dalla battaglia di Solferino e San Martino, che vide fronteggiarsi oltre 200mila uomini.
Ogni anno, per commemorare la battaglia, la Società Solferino e San Martino ne organizza la rievocazione storica: accampamenti, eserciti schierati, combattimenti serrati, fumo e spari. Nell’edizione 2016, una novità: si ci spingerà fino a Pozzolengo, per la prima volta dunque incluso della manifestazione.
La manifestazione durerà tre giorni e si estenderà su tutto il territorio compreso tra San Martino, Solferino e, appunto, Pozzolengo. Si comincia domani con la cerimonia istituzionale di commemorazione del 157esimo anniversario della battaglia (alle 10 a Solferino, in centro storico) e l’onore ai caduti (alle 10.40 all’ossario di Solferino, alle 18 a quello di San Martino).
Sabato 25 giugno si inizia ad entrare nel vivo della rievocazione, con gli allestimenti dei campi: a Solferino quello francese, a San Martino quello sardo-piemontese, a Pozzolengo quello austriaco.
Il momento clou della tre giorni, però, sarà domenica 26 giugno: i primi scontri cominceranno a Pozzolengo già dalla mattina (9.30), mentre bisognerà aspettare fino al pomeriggio per la rievocazione sotto la torre di San Martino. Alle 17, preceduti dai rintocchi della banda cittadina di Desenzano, oltre duecento figuranti scenderanno in campo per ridare vita ad una delle più cruente battaglie ottocentesche.
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