Garda

Siringhe e disagi: Salò sfratta il Sert

Dagli anni ’90 il servizio è ospitato a Campoverde. Il Comune: «I cittadini lamentano troppi disagi». L'Asst vuole una soluzione alternativa
AA

Contesto urbanistico mutato: il Comune stabilisce la risoluzione del contratto di comodato gratuito dell’immobile concesso al Sert. Il Servizio tossicodipendenze dell’Asst del Garda, cui fa riferimento un vasto territorio che comprende l’intera riviera bresciana del lago e la Valsabbia, dovrà trovare un’altra collocazione. L’immobile di proprietà comunale ospita un servizio presente dagli anni Novanta in via Umberto I a Campoverde, zona un tempo periferia ma oggi assorbita dall’espansione residenziale.

«All’epoca la zona era scarsamente urbanizzata e l’immobile non rivestiva particolare interesse per la sua localizzazione periferica - scrive all’Asst il sindaco Gianpiero Cipani -tuttavia nell’ultimo ventennio quest’area ha avuto un notevole sviluppo di tipo residenziale e oggi diviene indispensabile dotarla di servizi pubblici decentrati». Non è l’unica ragione: «Il servizio svolto in questo immobile crea un notevole disagio alle famiglie residenti», scrive Cipani, stanco delle lamentele dei residenti che trovano siringhe e confezioni di metadone nel vicino parco. La questione è delicata, visto che si tratta di un servizio sanitario importante, un centro di prevenzione e cura che sostiene ragazzi e famiglie alle prese con complessi percorsi di riabilitazione e cura.

Facile, dunque, prevedere polemiche. Ma il Comune è irremovibile e concede un termine fino al 31 dicembre per il rilascio dell’immobile. Immediata la risposta del direttore generale di Asst, Peter Assemberg, che scrive a Cipani: «La richiesta non è formalmente contestabile ed è rispettosa del termine contrattuale di preavviso, tuttavia non si può non rilevare che il Sert sia un servizio pubblico la cui distribuzione sul territorio provinciale è soggetta al parere dell’Ats di Brescia». Da qui la richiesta di Assembergs per il reperimento di altri locali idonei: «La collaborazione dell’Amministrazione di Salò nella ricerca di soluzioni praticabili giungerebbe opportuna e gradita». Nei giorni scorsi l’ennesima lettera del sindaco Cipani all’Asst e al direttore della Ats Carmelo Scarcella: «Allo stato attuale non disponiamo di locali idonei a disposizione in altre zone. Si confida che l’Azienda provvederà alla soluzione del problema e al rilascio dell’immobile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato