Sgarbi ci ripensa (di nuovo): «Ho tempo per accettare la sfida»
Mi candido, non mi candido, mi candido... Vittorio Sgarbi continua a tenere banco a Sirmione. Dopo avere annunciato la propria discesa in campo in terra gardesana, il deputato di Forza Italia e sindaco di Sutri, prossimo alle dimissioni, è stato poi protagonista di un battibecco a distanza con la consigliera regionale lombarda Viviana Beccalossi.
«Fare il sindaco non è un hobby», gli ha detto. L’attacco di Beccalossi ha inizialmente portato Sgarbi a ritirare la propria candidatura in vista delle elezioni del 2019, ma il critico d’arte ci ha poi ripensato, diffondendo in serata una nota in cui ipotizza nuovamente l’intenzione di correre per la carica di sindaco a Sirmione.
«Si vede che la Beccalossi non ha studiato. Non è stata capace di laurearsi. Io non ho perso a Pomigliano; in tutto il Sud ha perso il centrodestra (e anche il centrosinistra), e ha vinto lo tsunami dei cinque stelle, a maggior ragione di Maio. In compenso nel Nord ha vinto il centrodestra a cui lei apparteneva, e io ho vinto e sono stato eletto a Ferrara così come ho vinto a Sutri. Mentre lei, candidata alla Camera dei deputati, non è stata eletta. Alla sua diffida, impertinente, ho ricevuto questa risposta di un'osservatrice attenta di Sirmione: "Per una Beccalossi che la respinge, c'è una città (secondo me) pronta a votarla sindaco". Ho tempo per accettare la sfida. In fondo la Beccalossi non e' niente».
Dunque si candida? Sembrano esserci buone possibilità, ma il nodo è ancora da sciogliere. Magari, una volta per tutte.
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