Senza fiato a 300 metri di profondità alla ricerca di quel record

Si immergeva per battere record, per entrare a modo proprio nella storia di uno sport che è tanto affascinante quanto pericoloso. E a volte fatale. Così è stato per Sebastian Marczewski, esperto sub polacco che alle cinque del mattino di sabato scorso si è immerso nel lago di Garda al largo di Tignale. Dalle acque, però, non è più uscito.
Il 41enne professionista si stava allenando per battere il primato mondiale di immersione a 333 metri di profondità. Non vi è riuscito; anzi, per lui è stata l'ultima immersione.
Un destino atroce per l'ex militare, che in guerra in Afghanistan a causa dell'esplosione di una bomba aveva riportato danni permanenti alla colonna vertebrale. Non è morto in teatri di conflitto, ma ha perso la vita facendo ciò che più amava.
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