Sdraio sul lungolago di Salò per godersi il panorama
Sdraio sul lungolago di Salò
Sdraio sul lungolago di Salò
Due chaise longue per godersi, in tutta comodità, il grandioso panorama del golfo di Salò. Sono le nuove, apprezzatissime attrazioni della passeggiata Antiche Rive, contese da passanti e turisti per una pausa rilassante o una sosta durante la camminata. Simili a poltrone ma confortevoli come un letto, dal design moderno e con un elevato potere decorativo, combinazione perfetta tra confort ed estetica, le due chaise longue sono state collocate dal Comune all’altezza del monumento alla Donna del Lago, lungo la frequentata passeggiata che percorre l’intero periplo del golfo salodiano, prolungando di fatto il lungolago Zanardelli fino all’area balneare del Mulino.
Inutile dire che le due sedute sono un irresistibile invito a rilassarsi e a fermarsi qualche istante per godere dello splendido panorama del golfo di Salò e della cittadina che vi si affaccia. Non è l’unica novità in tema di arredo urbano. Nelle prossime settimane è infatti prevista la sostituzione di tutte le panchine collocate nel tratto di lungolago compreso tra il palazzo municipale e la calata del Carmine, dove oggi si trovano ancora le classiche e un po’ datate panchine modello «Italia». Queste verranno sostituite con una seduta dal design più moderno, comunque sempre molto semplice e classico, ancora con supporti in ghisa e sedute in doghe di legno, con uno stile che richiama le panchine già posizionate in piazza Vittorio Emanuele II, la Fossa, in occasione della recente riqualificazione.
Si tratta di interventi finanziati con un contributo regionale di 60mila euro. Sulla fascia a lago di Salò si annunciano altre opere che saranno realizzate nel corso del prossimo inverno. Con un investimento di 150mila euro si provvederà al ripristino delle condizioni di sicurezza della scogliera e delle spiagge in zona Antiche Rive. Ammonta invece a 60mila euro l’intervento di sistemazione dei pennelli a lago, sempre lungo la passeggiata Antiche Rive. Si tratta, in entrambi i casi, di opere progettate, appaltate e cofinanziate (insieme a Regione Lombardia) dall’Autorità di Bacino dei laghi di Garda e Idro.
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