Scarichi inquinanti nel lago, denunciata un'azienda

Individuata la causa dell’inquinamento nel rio Sant’Anna, che martedì scorso presentava acque di una sospetta colorazione rossastra. La responsabilità sarebbe da attribuire ad un’azienda siderurgica di Roè Volciano, la Metalfer. È quanto hanno appurato i vigili del paese, in collaborazione con i tecnici di Garda Uno, tramite i controlli avviati in seguito alle verifiche sollecitate dal Comune di Salò, dove il torrente Sant’Anna sfocia a lago dopo essere confluito nel rio Brezzo.
I tecnici di Garda Uno, indagando sulla rete fognaria di Roè sono risaliti «inequivocabilmente» all’allaccio alla stessa situato presso lo stabilimento valsabbino che, in barba alle norme di tutela ambientale, scaricava nella fognatura residui di lavorazione. Si è appurato che l’impianto di depurazione interno della fabbrica è fermo per manutenzioni, ma questo ovviamente non giustifica l’accaduto. Peraltro probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto, se non si fosse messa di mezzo la pioggia, caduta copiosamente nella giornata di martedì, che ha provocato l’attivazione dello scolmatore che, quando la rete fognaria è al limite delle portata, riversa parte delle acque nel reticolo idrico superficiale, in questo caso nel rio Sant’Anna.
I campioni di acqua contaminata prelevati martedì dagli agenti della Polizia locale salodiana, così come quelli prelevati nei giorni successivi dal sistema fognario di Roè (le sostanze inquinanti, infatti, continuavano ad essere riversate nella rete, anche se non confluivano più nel torrente), sono stati presi in carico dall’Arpa, che li analizzerà per capire di che sostanza si tratta e quale impatto può aver provocato sull’ecosistema. Non sembrerebbe comunque trattarsi di metalli pesanti o di altre sostanze tossico-nocive, ma di residui di ferro e manganese. Inevitabile, in ogni caso, una denuncia per inquinamento. s.b.
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