San Martino della Battaglia, cercano un’auto ma trovano una discarica abusiva
Cercano un’auto in fuga, trovano una discarica abusiva: rifiuti di ogni foggia, abbandonati al suolo in un capannone distrutto dal tempo e sperduto tra le campagne di San Martino della Battaglia. Praticamente in mezzo al nulla.
La brutta scoperta è stata fatta ieri pomeriggio da alcuni agenti della Polizia stradale di Desenzano. In quelle ore erano alla ricerca di un veicolo che si era dato alla macchia tra le distese di campi della frazione di Desenzano: siamo a un paio di chilometri dalla torre di San Martino, attorno ci sono solo vigneti e il vecchio capannone poteva rappresentare il nascondiglio perfetto. Un tempo era un allevamento di pertinenza della vicina cascina, ma oggi è un edificio del tutto dismesso e fatiscente.
Agli agenti che ci hanno buttato l’occhio nella speranza di trovarvi il veicolo di cui erano alla ricerca è apparsa quella che a pieno titolo può essere definita una discarica abusiva. Una distesa di plastica, contenitori, cartoni. Ci hanno trovato una montagna di rifiuti della più diversa natura, anche inquinanti: combustibili, latte e lattine, parti di carrozzeria e di veicoli, materiale idraulico, lavatrici. Praticamente di tutto, abbandonato a terra sotto quel che resta del tetto del capannone abbandonato. Agli agenti della Stradale, una volta avvisati gli uffici municipali del rinvenimento, si è presto aggiunta una pattuglia della Polizia locale di Desenzano.
Ora partirà la caccia ai responsabili: loro malgrado, potrebbero avere lasciato tracce utili alla loro identificazione. Sul posto sono stati chiamati anche i Vigili del fuoco. All’esterno dell’edificio abbandonato, infatti, sono presenti due grandi vasche, utilizzate a suo tempo per la raccolta dei liquami: si è visto necessario mettere in sicurezza pure quelle, dato che chi ha memoria ricorda che qualche tempo fa in una di quelle vasche ci era finito un uomo. Per recuperarlo, era stato necessario impiegare un elicottero.
Come sempre in questi casi, poi, è stata allertata l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente per gli accertamenti di rito e verificare le implicazioni ambientali sulle falde e più in generale sul territorio.
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