Garda

San Felice, autobotti per l'approvvigionamento di acqua

Ad oggi non si registra alcun tipo di conseguenza diretta sulla popolazione, ma i residenti sono piombati nell'incubo di 9 anni fa
Autobotte per l'acqua a San Felice - Foto © www.giornaledibrescia.it
Autobotte per l'acqua a San Felice - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Mentre si attendono gli approfondimenti sui campioni già prelevati dall’Istituto zooprofilattico ed, eventualmente, ulteriori indagini, per i residenti di San Felice resta la possibilità di approvvigionarsi a mezzo autobotte: in via Dietro Castello, a Portese in via dei Pescatori, a Cisano in via Santabona. Gli esercizi commerciali e turistici possono richiedere ad Acque Bresciane il riempimento di eventuali serbatoi privati interni. Inutile dire però che San Felice è ripiombato a piè pari nell’incubo di nove anni fa.

Ad oggi però, fortunatamente, non si registra alcun tipo di conseguenza diretta sulla popolazione. Cosa di non poco conto, questa, se si considera che il Norovirus, l’agente rintracciato nei punti rete di via Santabona e via Italia sembra in modestissima entità, e addirittura forse del tutto inattivo, ha un periodo di incubazione pari a due giorni e i campionamenti sono stati effettuati il 18 giugno: a quest’ora, tutto San Felice avrebbe dovuto essere in ginocchio

Sia il Comune, sia Acque Bresciane, sia Ats hanno precisato che l’interruzione del servizio idrico altro non è che una misura cautelativa: nessuna epidemia è attualmente in corso a San Felice.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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