Salò, per il resort a 5 stelle serve almeno un altro anno
Un anno, o poco più, per vedere concluso il resort 5 stelle «Il Giardino», in fase di edificazione in località Versine. Con inaugurazione, dunque, prevista per l’inizio del 2021. Queste le tempistiche che la proprietà ha prospettato al sindaco Giampiero Cipani, che ne ha riferito in Consiglio comunale.
Da qualche tempo nel cantiere non si nota molto movimento, tanto che a Salò sono presto iniziate a circolare voci e ipotesi più disparate. Il consigliere di minoranza Giovanni Ciato (Salò Futura) ha chiesto lumi in aula.
«L’Amministrazione non può certo sostituirsi alla proprietà, che evidentemente stabilisce i tempi dell’intervento - riferisce Giampiero Cipani - ma posso dire di aver visitato il cantiere non più tardi di 2 mesi fa e non mi sembrava affatto fermo, c’erano una dozzina di operai al lavoro. In quell’occasione ho incontrato la direttrice dei lavori e nessuno mi ha parlato dell’intenzione di fermare il cantiere». Cipani coglie così l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Quando ho dato il via a questa operazione sono stato tacciato di essere un cementificatore, di voler distruggere il territorio. Ora tutti trepidano per vedere il resort finito».
Ricordiamo che il cantiere aveva iniziato l’attività due anni fa, con la posa della prima pietra nel gennaio 2018, dopo un iter lungo e travagliato, con ritardi legati alla burocrazia (per la necessità di adeguare il progetto alla nuova normativa antisismica di Regione Lombardia) e ai passaggi di proprietà del gruppo proponente (Travel Charme, che aveva avviato l’operazione e che rimarrà comunque il soggetto gestore del resort, è stata acquisita dal gruppo Hirmer di Monaco di Baviera).
Sulla collina delle Versine, a valle di via Del Panorama, su un lotto di 18.273 metri quadrati si sta edificando un hotel 5 stelle con 100 suite, area wellness, piscine e ristorante, che sarà aperto tutto l’anno e sarà in grado di dare lavoro ad 80-100 dipendenti. Un investimento complessivo stimato tra i 25 e i 30 milioni, particolarmente atteso a Salò, cittadina che accusa una cronica carenza di posti letto turistici. Quando fu posata la prima pietra era stata annunciata l’apertura per Pasqua 2020. Termine che ora slitta di almeno un anno.
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