Salò, la Canottieri Garda spegne 129 candeline
10 agosto 1891. Era domenica. In riva al Garda veniva firmato l’atto costitutivo della Società Canottieri Garda. In quegli anni il canottaggio era l’unica attività sportiva praticata. Già l’anno dopo la Canottieri ebbe l’onore di organizzare la IV° edizione dei Campionati Italiani. Quelle sfide suscitarono, negli anni a venire, l’interesse di Gabriele D’Annunzio, che coniò per i vogatori salodiani il motto d’esortazione «Arripe remos», complice l’amicizia con Antonio Duse, all’epoca presidente della Società e suo medico personale.
Il Vate ideò la preziosa Coppa del Liutaio, il trofeo dedicato a Gasparo da Salò. Dal 1923 le regate presero il nome di «Agonali del Remo» e la manifestazione venne dotata di un prezioso trofeo in argento massiccio, la Coppa Gabriele D’Annunzio, destinata agli 8 vogatori vincitori, impegnati su un percorso di duemila metri. L’opera fu realizzata dall’argentiere di fiducia del D’ Annunzio, Renato Brozzi, che nel maggio del 1924, riuscì a consegnare il lavoro.
Le squadre agonistiche di canottaggio e nuoto nascono nel 1907, la vela nel 1965 grazie alla passione di Italo Rusinenti, skipper, progettista e costruttore. Recentemente si sono aggiunte le specialità di Triathlon, Tennis e Kite Surf. Tante storie che sono diventate un libro, firmato dal giornalista Camillo Facchini.
Le punte di diamante. Oggi gli skipper della Canottieri Garda sono protagonisti nelle più prestigiose competizioni sportive. Nelle ultime stagioni le punte di diamante sono stati gli skipper Carlo Fracassoli, Enrico Fonda e Stefano Lagi, campioni mondiali con la classe Melges 24, i velisti del Parasport Antonio Squizzato e Davide di Maria (Europeo e Mondiale), le canottiere Tonoli e Meriano, costantemente sui podi delle gare del remo, più tanti giovanissimi. La tradizione si rinnova, la storia continua.
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