Ruota panoramica «non in piazza», andrà alla Maratona
La Soprintendenza ha detto no: niente ruota panoramica in piazza Cappelletti. Ma ben lungi dall’abbandonare l’idea, l’amministrazione comunale studia nuove collocazioni alternative. Una, forse la più praticabile, è l’area della Maratona, in quel triangolo di parcheggio che resta perpendicolare a via Anelli.
L’idea di portare nel centro di Desenzano una ruota panoramica, va sottolineato, è piaciuta pressoché a tutti e i contrari si possono contare forse sulle dita di una mano. Un’idea sussurrata qualche giorno fa e che oggi trova conferme ufficiali nelle parole del primo cittadino, Guido Malinverno: «Se riusciremo, saremo il primo Comune del Garda ad avere una ruota panoramica sul lago».
Il sindaco è comunque cauto, perché l’operazione è tutto fuorché semplice e automatica, e non è certo al 100% che alla fine si riesca a trovare la quadra: anche ieri mattina, però, sono stati effettuati sopralluoghi alla Maratona, per verificare la fattibilità dell’eventuale collocazione in quel punto.
Questioni tecniche, dunque, perché posizionare una ruota panoramica alta trenta metri non è come collocare una giostrina in piazza; ma anche pratiche, perché, per esempio, lì vicino c’è l’ingresso della Fraglia Vela e non si può certo bloccarne il cancello. Insomma, la questione va studiata in ogni dettaglio. Ma con una certa premura: «L’intenzione - sottolinea ancora il sindaco Malinverno - è definire il tutto quanto prima, in modo da avere la ruota in funzione nel bimestre marzo-aprile».
E per questo, non essendo ancora nulla scritto nero su bianco, serve valutare e decidere in fretta, e procedere altrettanto celermente con gli atti autorizzativi e le delibere necessarie. Le ragioni del «no». Certo è che non sarà in piazza Cappelletti, collocazione inizialmente identificata dall’amministrazione comunale, ma poi definitivamente scartata: la Soprintendenza ha ritenuto che non si potesse compromettere la piazza con la ruota panoramica, giudicata incompatibile con la storicità del luogo. Stesso pensiero, peraltro, condiviso anche dai detrattori (non molti, come già rilevato). La stragrande maggioranza però si vede già in coda per il biglietto.
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