Garda

Rubinetti chiusi a San Felice: attesa per l’esito delle analisi

La situazione in paese stenta a sbloccarsi, anche se tutto lascia pensare che manchi ancora poco
S. FELICE, ACQUA ANCORA OFF LIMITS
AA

Per il ritiro dell’ordinanza che da giovedì scorso vieta ai feliciani di bere l’acqua del rubinetto bisognerà aspettare che i campionamenti che Ats ha effettuato e ancora sta effettuando diano esito negativo per tre volte, in tutti i punti della rete oggetto di monitoraggio: la situazione, insomma, in paese stenta a sbloccarsi.

Anche se tutto lascia pensare che ancora manchi poco, pochissimo affinché si possa tornare alla normalità, atti ufficiali in tal senso non ne sono stati emessi: servirà ancora qualche giorno di pazienza. Dal momento in cui Ats ha comunicato al Comune di San Felice gli esiti dei campionamenti del 18 giugno, quando cioè è stato riscontrato il ben noto Norovirus, colpevole anche dell’epidemia del 2009, i confronti non sono mai cessati: ieri, dietro richiesta del sindaco Paolo Rosa, in prefettura è stato convocato un tavolo tra le autorità istituzionali e il gestore del ciclo idrico, Acque Bresciane, con l’obiettivo di fare nuovamente il punto sulla situazione.

Ats, inoltre, sta predisponendo una nota per il gestore del ciclo idrico contenente una serie di prescrizioni volte a ridurre rischi futuri di contaminazione: non risultano comunque casi sanitari documentati di patologie connesse alla presenza del virus nelle acque . Fino alla revoca dell’ordinanza la situazione a San Felice non cambierà: permane il divieto di utilizzo di acqua dell’acquedotto a fini alimentari (consentito l’impiego igienico-sanitario) e i cittadini vengono approvvigionati grazie alle autobotti messe a disposizione da Acque Bresciane nei tre punti di San Felice, Cisano e Portese.

 

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