Rifiuti a Bedizzole, è allarme smaltimento selvaggio
Tempo di bilanci, in particolare sul tema rifiuti e raccolta differenziata. L’assessore all’Ecologia Flavio Piardi ha tracciato un quadro della situazione piuttosto positivo, i dati relativi ai primi cinque mesi del 2014 sono infatti confortanti. Da dicembre 2013 è stato introdotto un nuovo sistema di raccolta «misto», parte porta a porta (plastica e carta), parte nei cassonetti a calotta (umido e indifferenziato), mentre vetro e contenitori metallici finiscono nelle campane. Un quadro, però, rovinato dai rifiuti lasciati fuori dai cassonetti, diventati ormai un problema.
A maggio 2014 risulta che le percentuali di raccolta differenziata e indifferenziata siano invertite rispetto all’ultimo anno di riferimento: i dati mostrano un 63% di rifiuti differenziati contro il 37% di indifferenziati; percentuali esattamente opposte rispetto al 2013. Un bel salto, dunque: «Ancora un piccolo sforzo e potremo raggiungere il 65% - ha spiegato l’assessore all’Ecologia Flavio Piardi - l’obiettivo stabilito dalle direttive che evita ai Comuni di incorrere in sanzioni».
Per Piardi «l’obiettivo del 65% potrebbe già dirsi raggiunto se il problema dello smaltimento selvaggio non fosse così pesante». Cosa intende l’assessore con «smaltimento selvaggio»? L’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti, lungo i cigli stradali, nei fossi. Un dato allarmante: nei primi cinque mesi dell’anno sono state raccolte 337 tonnellate di rifiuti indifferenziati nei cassonetti e 48 tonnellate di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti. Il 14% del totale, e, se la percentuale non bastasse a far storcere il naso, l’assessore ricorda che «i rifiuti abbandonati costano al Comune, e quindi a tutti, tre volte di più».
Che fare, dunque? In primo luogo Piardi invita tutti a collaborare segnalando alle forze di polizia i comportamenti scorretti, e ricorda che «la tariffa dei rifiuti si paga in base alle dimensioni della casa e non viene dunque considerato il numero dei conferimenti al cassonetto»; poi annuncia l’attivazione di sistemi di videosorveglianza (auto con telecamera che riprendono il via vai presso i cassonetti) e ispezioni da parte della Polizia locale, con sanzioni pari a 166 euro per i «furbetti».
Alice Scalfi
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