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«Rapiscono» Gesù dal presepe galleggiante ma vengono fermati

Desenzano: sgradevole atto goliardico dietro al gesto che l'altra sera è stato scongiurato dall'intervento di un testimone
Il presepe galleggiante di Desenzano - Foto tratta da Facebook
Il presepe galleggiante di Desenzano - Foto tratta da Facebook
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I più escludono che ad agire siano stati emissari di Re Erode. Molti propendono per bollare l'episodio come una «goliardata», la cui gratuità e scarsissima opportunità appare tuttavia ben più che palese. E lo sdegno di molti a Desenzano e non solo - ribadita a più voci sui social network - appare evidente.

Fatto sta che la sera del 31 dicembre alcuni ragazzi hanno tentato di trafugare la statua del Bambin Gesù dal presepe galleggiante allestito come sempre dagli Amici di Porto Vecchio nello specchio d'acqua che domina lo specchio d'acqua di piazza Malvezzi.

Secondo la ricostruzione, slegata una barca ormeggiata uno di loro ha guadagnato la chiatta su cui trova sistemazione il presepe e ha dato il la al rapimento di minore improvvisato. Non senza che la scena balzasse all'occhio del fratello del titolare del bar ristorante Colomba, Paolo Andreis, come racconta sulla sua pagina Facebook ringraziandolo a nome della cittadinanza il presidente del Consiglio comunale di Desenzano, Rino Polloni. L'uomo infatti non ha esitato a inseguire i ragazzi e alle tante ha recuperato il Bambinello, poi restituito agli Amici del Porto Vecchio che lo hanno ricollocato al suo posto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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