Raccolta olive: Garda e Sebino preoccupati, ma...
Sul Benaco si stima una raccolta inferiore del 30%. Sul lago d'Iseo si teme un calo, «ma ci sono i presupposti per la qualità»
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Sul Garda si fanno calcoli e si pensa che possa calare del 30% rispetto all’anno scorso. Discorso simile sul Sebino. Il clima «storto» di quest’estate, combinato a una serie di altri fattori negativi, pesa non poco sulla raccolta delle olive. Ecco la situazione sul lago di Garda e sul lago d’Iseo.
GARDA
La mosca olearia, il freddo, la pioggia, la grandine e, per non farsi mancare nulla, pure la lebbra dell’olivo, che sul Benaco non si vedeva da tempo, tratteggiano il profilo di una situazione disastrosa. Si avvicina dunque una fase complicata per il comparto agricolo dedito alla produzione del pregiato extravergine gardesano, un prodotto di nicchia, visto che commercialmente non raggiunge neppure l’1% della produzione nazionale, ma di altissima qualità, sempre più apprezzato a livello internazionale.
«Calcoliamo un calo della produzione di almeno il 30 per cento rispetto al 2013 - afferma Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio Olio Garda Dop - con punte del 50% per chi produce olio biologico». Intanto, già dalla prossima settimana, nella maggior parte dei frantoi cominceranno le operazioni di molitura delle olive.
Quest’anno c’è anche chi non inizierà la raccolta. Non ne vale la pena, visti i pochi frutti, per di più malati, rimasti sulle piante.
SEBINO
I cinque frantoi del Sebino e della Franciacorta sono in fase di apertura: sono già attivi il Vertine di Sulzano, il Caldinelli di Sulzano, la Masna dell’Isola, il frantoio di Monte Isola e il Clarabella di Rodengo Saiano, mentre il Vela di Marone farà partire i macchinari mercoledì 15 ottobre.
Simone Frusca, direttore dell’Aipol (Associazione interprovinciale produttori olivicoli), afferma: «È innegabile che si tratti di una stagione difficile a causa di numerosi fattori climatici. Il principale parassita dell’olivo, la mosca olearia, ha trovato le condizioni ambientali ideali per la propria diffusione. Di contro però le piante di olivo non hanno mai sofferto la siccità, l’idratazione è stata ottima, la maturazione dei frutti buona ed a scalare».
È difficile prevedere la produzione, ma è verosimile che sarà minore rispetto al 2013. «Le condizioni per ottenere oli di elevata qualità - spiega comunque Frusca - ci sono anche quest’anno, ma dipendono strettamente dalla capacità e dall’organizzazione delle aziende agricole produttrici. Dalla riduzione dei tempi d’attesa tra raccolta e frangitura, più ridotti sono più valido è il prodotto, passando dalla velocità della raccolta, fino alla gestione dell’olio extravergine d’oliva, che va imbottigliato subito oppure stoccato in contenitori d’acciaio Inox».
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