Pullman sempre in ritardo, rabbia all’Alberghiero di Gardone Riviera
In classe in ritardo per colpa del pullman. Un disservizio continuo, che si ripete ogni mattina, che provoca pesanti ripercussioni sull’attività didattica e che ha persino indotto qualche studente a cambiare scuola.
È caos trasporti all’Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera «Caterina de’ Medici» di Gardone Riviera, dove l’anno scolastico è cominciato nel peggiore dei modi su questo fronte: continui ritardi, ragazzi e genitori imbufaliti.
Mai puntuali
«Tanti studenti, soprattutto quelli che arrivano della Valsabbia - dice il dirigente scolastico, la prof.ssa Marialuisa Orlandi - chiedono il permesso di entrare alle 8.15. Prima di quell’ora non arrivano mai a scuola». Forse lo storico istituto gardonese, 513 studenti divisi in 24 classi, è stato poco considerato al momento della definizione degli orari delle corse: i pullman scaricano in perfetto orario gli studenti che frequentano a Salò, ma poi devono allungare fino a Gardone, all’ultimo plesso dell’alto Garda, alla periferia del comparto scolastico superiore gardesano. E non sono mai puntuali.
La preside non può fare altro che adeguarsi: «Stiamo autorizzando tanti ragazzi a entrare sistematicamente alle 8.15. Dal punto di vista della didattica - spiega Orlandi - è un vero disastro. Il docente della prima ora, nella migliore delle ipotesi comincia la lezione alle 8.30. E lo stesso succede all’ultima ora, quando i ragazzi devono uscire prima per non restare a piedi».
Anche a Desenzano
Il problema non è nuovo e riguarda anche il distaccamento desenzanese della De’ Medici (268 studenti divisi in 15 classi), dove arrivano ragazzi anche dal Mantovano. I ritardi sono spesso clamorosi, anche di un’ora. «Capita - continua la preside – in occasione dei controlli sui pullman. Purtroppo tanti ragazzi non fanno l’abbonamento. Questa mancanza di senso civico rattrista molto. È chiaro che per l’azienda del Tpl meno introiti significano meno investimenti, ma per noi è un problema. Quando ci si iscrive si dà per scontata la puntualità dei trasporti. Poi si scopre che non è cosi e in molti decidono di cambiare scuola».
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