Garda

Pubblicità della discordia: réclame su armadi Telecom

La Giunta: «Un patto a favore del decoro urbano». Ma non tutti concordano
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La pubblicità sale sugli armadi di Telecom. Sono ben 49 gli spazi per la «réclame» autorizzati dalla Giunta di Desenzano, che a suo tempo aveva accolto la proposta della società telefonica. E poiché il tema dei cartelli pubblicitari nella capitale del lago è argomento, delicato come hanno dimostrato i cartelli piazzati nelle aiuole di piazza Matteotti nei mesi estivi, l’iniziativa è finita al centro di tantissimi commenti.

Detto in breve Telecom, con sede a Milano, aveva presentato a fine del 2012 un progetto finalizzato all’utilizzo degli armadi ripartitori di linee telefoniche. Si tratta di armadi in metallo di color grigio che misurano circa 170 per 80 centimetri, disseminati su tutto il territorio.

L’idea accolta è stata quella di consentirne l’uso per inserire sul frontespizio pannelli informativi per pubblicità istituzionale e commerciale. In sintesi, attraverso la pubblicità si puntava anche a migliorarne l’aspetto estetico. Il progetto è stato approvato ed il Comune ha ottenuto in cambio la possibilità di utilizzare gratuitamente cinque di questi 49 spazi per le proprie inserzioni promozionali. Si trovano in via Cavour, Sauro, Mazzini e Agello. Telecom è stata autorizzata a gestire i rimanenti spazi, attraverso un partener di sua fiducia, con le operazioni tecniche, commerciali e autorizzative.

E da qualche tempo i cinque spazi del Comune sono stati utilizzati esponendo immagini della villa Romana, di villa Brunati (sede della Biblioteca) e della facciata del Duomo. Le scritte sono in inglese, tedesco e cirillico. Queste nuove pubblicità hanno suscitato moltissimi commenti, con una nuova coda delle polemiche che hanno contraddistinto l’estate desenzanese e la realizzazione del progetto pubblicitario che ha consentito i restauri del monumento al generale Achille Papa in via Roma.

Polemiche, queste legate, al luogo di esposizione dei cartelli, in particolare nelle aiuole di piazza Matteotti al centro a luglio di un infuocato dibattito su Facebook. I pareri sui nuovi spazi pubblicitari sono, come sempre accade, contrastanti. «Non c’era bisogno di altra pubblicità» sottolinea qualcuno. «No, così si migliora l’aspetto di questi armadi che esteticamente sono brutti» aggiunge un altra persona.

Parere che coincide con quello della Giunta comunale che, nella delibera di accoglimento del progetto, definisce la soluzione: «Vantaggiosa sotto il profilo del decoro urbano, mirando a ridimensionare il fenomeno delle affissioni abusive e degli atti di vandalismo attraverso un’efficace soluzione estetica e funzionale».

 

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