Garda

Posti barca: dopo il sorteggio 412 diportisti scontenti

Assegnati per nove anni 908 spazi per l’ormeggio in 13 porti pubblici gestiti dall’Autorità di bacino
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Quasi un terzo delle richieste non ha trovato accoglimento, ma in novecento da gennaio e per i prossimi nove anni avranno un posto barca in uno dei tredici porti pubblici «finiti a sorteggio» nel mese di ottobre.

La procedura, per la prima volta unificata sotto il controllo dell’Autorità di bacino dei laghi di Garda e d’Idro, si è conclusa lunedì con l’ultimo dei sorteggi in programma: Desenzano e i suoi 440 posti barca. In ballo, complessivamente, c’erano la bellezza di 908 posti suddivisi per diverse categorie: erano previsti posti riservati per i residenti (il 30% del totale, come previsto dalle direttive regionali), per i professionisti (pescatori, noleggiatori, circoli velici, rimessaggi), per enti pubblici e di soccorso.

E le regole per la prima volta valevano per tutti: l’Autorità di bacino ha fissato in nove anni la durata della concessione per i tredici porti «al bando», ossia quelli in cui le concessioni erano in scadenza a dicembre 2017, e ha redatto con largo anticipo piani particolareggiati (in base a logistica, disponibilità e morfologia di ciascun porto). Il tutto per evitare le situazioni poco piacevoli verificatesi in certi casi negli anni passati: per esempio a Desenzano, sette anni fa, vi furono contestazioni per le procedure di gara che finirono in una serie di ricorsi. Ora, con le nuove procedure e le nuove regole, per i porti gardesani e per quello di Crone sul lago d’Idro sono arrivate la bellezza di 1.302 domande. Di queste 412 sono per il momento in stand-by: l’assegnazione è infatti provvisoria fino al 1° gennaio, quando diventerà definitiva. In questo frangente potrebbero esserci rinunce, oltre che verifiche varie sulla base di eventuali segnalazioni che arriveranno all’Autorità: un periodo di latenza, insomma, che magari potrà dir bene a qualcuno degli esclusi. I numeri.

Esclusi che non si sono però registrati in tutti i porti: non ce ne sono stati, per esempio, al porto Vecchio di Desenzano, dove le richieste sono state identiche al numero di posti disponibili, 53. Inferiori alla disponibilità sono state invece a Limone (47 domande a fronte di cinquanta posti tra porto nuovo e vecchio) e a Crone di Idro (solo 8 domande per 23 posti). Dove sono fioccate, invece, è a Padenghe e Moniga: per entrambi i porti, quasi il doppio rispetto al numero di posti disponibili. A Moniga gli esclusi sono stati 58 a fronte di 52 posti, a Padenghe 118 su 62. Numeri alti anche tra i «delusi» di Manerba: tra Torchio e Dusano i posti in ballo erano 173, i diportisti in lista d’attesa sono 124.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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