Polizia d'acqua dolce: il mezzo «temuto» diventa utile strumento
Controlli, multe, soccorsi, salvataggi. A Sirmione la Polizia locale agli ordini del comandante Roberto Toninelli è impegnata nel pattugliamento del territorio tra strade e acque del lago.
I controlli sull’acqua vengono effettuati con l’ausilio di un acquascooter. Proprio quel mezzo che molti comuni rivieraschi hanno messo al bando da anni per i privati diventa utilissimo per i pattugliamenti. Il mezzo è una moto d’acqua Yamaha 1.000, con motore della potenza di 100 cavalli.
Il servizio viene svolto da tre agenti, tutti ovviamente dotati della patente nautica necessaria a navigare. Interessa tutta la zona acquea costiera della penisola dalla località Brema a Punta Grò. L’obbiettivo è garantire maggior sicurezza ed un più efficace monitoraggio sia della fascia a lago che delle spiagge.
Il mezzo prescelto è particolarmente adatto alla situazione sirmionese perché la moto d’acqua è più maneggevole di un’imbarcazione, e può arrivare in qualsiasi zona anche con acqua bassa. Sono già una quindicina le uscite in acqua fatte in questa prima parte della stagione turistica. Diciannove le infrazioni riscontrate.
Le violazioni più diffuse riguardano il divieto di transito in zona porto Castello, nonché la mancata osservazione della fascia di rispetto di 300 metri da riva da parte di barche e moto scooter.
Le infrazioni sono in larga parte commesse da turisti che noleggiano imbarcazioni che non richiedono la patente nautica. I vigili d’acqua hanno anche portato a termine con successo operazioni di soccorso a tre natanti in difficoltà, trasportando a riva passeggeri e mezzi. Complessivamente sono stati sottoposte a controllo oltre 50 imbarcazioni.
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