Garda

Plis della Battaglia: il Tar dà ragione al comune di Desenzano

Ma il sindaco Malinverno annuncia: «Lo rivedremo drasticamente»
Il progetto riguarda l’area intorno alla Torre di San Martino - © www.giornaledibrescia.it
Il progetto riguarda l’area intorno alla Torre di San Martino - © www.giornaledibrescia.it
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Il Tar per il Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) della Battaglia dà ragione al Comune. Peraltro con una sentenza che pare un’ode al Plis: «Con una sentenza così - afferma il consigliere comunale Maurizio Maffi, tra i principali sostenitori del Parco all’epoca dell’amministrazione guidata da Rosa Leso - vedo difficilissimo un appello in Consiglio di Stato». Ma, gli fa eco il sindaco, Guido Malinverno, «la sentenza è un’ode ai Plis, non a quel Plis». E tira dritto, Malinverno: «Lo rivedremo drasticamente».

Un passo indietro. L’idea di proteggere e tutelare in chiave ambientale e storica l’area (504 ettari) attorno alla torre di San Martino è della passata amministrazione, che nell’aprile del 2017 l’ha inserito nel Pgt con una variante. Il ricorso presentato, in estrema sintesi, era volto a tutelare alcuni interessi privati, cui il Plis avrebbe posto una serie di limitazioni. Già nel 2018 l’allora nuovo sindaco Guido Malinverno aveva annunciato che l’impianto del Parco pensato dalla giunta Leso sarebbe stato rivisto, in tempi non brevi: l’idea era scinderlo nelle due parti, ambientale e storica. Pure il fatto che sul Parco pendessero contenziosi, come espresso anche in consiglio comunale, rappresentava motivo per cui attendere nel procedere dandogli piena attuazione.

Ora è giunta questa sentenza del Tar, che di fatto dà completamente ragione al Comune anche laddove il privato ricorrente aveva lamentato la mancata condivisione con le parti interessate al nuovo strumento di tutela. Ma il primo cittadino è tutt’altro che d’accordo: «Il Plis non è mai stato condiviso se non che con il presidente del Consorzio di tutela del Lugana, ma i membri dello stesso Consorzio non ne sapevano nulla, così come gli agricoltori e i proprietari delle abitazioni. Noi che all’epoca eravamo consiglieri di minoranza ce lo trovammo sul tavolo, pubblicato e inviato in Provincia. Ora lo rifaremo, condividendolo. Partendo da questa sentenza, vedremo di migliorarlo e di sistemarlo».

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