Piero Angela ritira il «Premio del Vittoriale»
L’ottava edizione del Premio del Vittoriale - già assegnato a Ermanno Olmi, Paolo Conte, Umberto Veronesi, Giorgio Albertazzi, Alberto Arbasino, Ida Magli e Riccardo Muti - è stata ieri attribuita a Piero Angela, popolare ed amato conduttore, giornalista, scrittore, il massimo divulgatore scientifico di mamma Rai, «maestro nel rendere comprensibili - dice la motivazione - le cose infinitamente complesse».
Lui lo ha ritirato volentieri, pur definendosi «così diverso da d’Annunzio: lui trionfalista e trasgressivo, io understatement e defilato». Angela ha intrattenuto a lungo il pubblico che al Vittoriale ha partecipato alla festa «Oso raccontare, oso rivelare». Ha parlato di scienza, intelligenza e cultura, senza rinunciare alle critiche ad un paese che «non punisce chi sbaglia e non premia chi se lo merita, una paese fermo, ostaggio di una politica allo sbando e della burocrazia, in cui manca un’intelligenza di sistema, una cultura dell’intelligenza».
La serata è stata anche l’occasione per inaugurare il portale d’ingresso della cittadella monumentale, appena restaurato, e per presentare il volume che l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha dedicato alla casa museo del Vate, che, ha detto il presidente Giordano Bruno Guerri, «chiuderà il 2017 superando l’obiettivo dei 250mila visitatori».
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