Pesi, muscoli e doping: in palestra il centro dello spaccio
L’arresto è scattato quattro giorni dopo il patteggiamento in aula degli altri tre coinvolti nella stessa inchiesta. Che ora è chiusa. Pesi e doping. Ieri mattina gli agenti della Polizia locale di Montichiari hanno infatti eseguito l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip Carlo Bianchetti nei confronti di Maurizio Bettini, proprietario della palestra Genesis di Desenzano del Garda.
Nell’ambito dell’inchiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, Bettini è accusato di commercio di sostanze dopanti. Per gli inquirenti la palestra era il punto di ritrovo di body builder che acquistavano farmaci vietati come ossandrolone, stanozololo, anastrozolo, nandrolone e Epo. Doping che veniva utilizzato anche da ciclisti amatoriali.
L’inchiesta era nata dopo la denuncia di un atleta assuntore di sostanze dopanti che aveva accusato un malore. Farmacie segnalate. Bettini è ritenuto il quarto uomo del gruppo che metteva sul mercato doping. Dopo Gianfranco Bozza, Jacopo Beretta e Nicola Ravelli che proprio la scorsa settimana hanno affrontato il processo chiuso con tre patteggiamenti davanti al gip.
Due anni per Beretta e Bozza, finiti ai domiciliari a luglio scorso, e un anno e otto mesi per Ravelli coinvolto nell’inchiesta dai primi due. Con l’arresto del proprietario della palestra Genesis la Procura ha anche segnalato all’Ats tre farmacie della zona del lago di Garda, che vendevano diuretici e farmaci senza chiedere al cliente la ricetta medica.
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