Garda

Pesca del carpione vietata ai bresciani? Allora anche ai trentini

Presa di posizione di Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e sistemi verdi
Esemplari di carpione (foto d'archivio)
Esemplari di carpione (foto d'archivio)
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«Non è possibile che ci siano regole diverse nello stesso lago. Ho scritto agli assessori di Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento in relazione alla notizia della cattura nelle acque settentrionali del Benaco di un carpione».

Lo ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e sistemi verdi. «Questa specie, presente solo nel Benaco - ha rimarcato Rolfi - è a forte rischio estinzione. Quella catturata e non rilasciata è una femmina di 5 chili, con l’addome gonfio, pronta per la frega e il rilascio di almeno 10.000 uova.

«Riprendo la necessità e l’urgenza - ha concluso l’assessore - di una gestione condivisa e unitaria della pesca nel Benaco sia sportiva che professionale attraverso una consulta unica interregionale del Garda sul modello di quanto abbiamo realizzato per il Po. Per evitare ulteriori pescate di carpione nelle acque dei Comuni di Riva del Garda e Torbole-Nago ho chiesto alla Provincia di Trento di estendere alle acque di competenza il divieto assoluto di pesca cogente dal 2015 e fino al 2020 nelle acque veronesi e bresciane».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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