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«Pane sospeso»: la baguette la pago io

L’associazione «San Felice Più Felice» lancia l’iniziativa: pochi centesimi per donare il pane a chi non può permetterselo
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Un’usanza originale che però ricalca l’ormai conosciuta tradizione partenopea del «caffè sospeso»: a San Felice del Benaco è arrivato il «pane sospeso», un’iniziativa per aiutare i bisognosi.

L’associazione «San Felice Più Felice» vuole sostenere le persone e le famiglie in difficoltà in modo concreto attraverso questa proposta. Il meccanismo è molto semplice: al panificio si lascia una piccola offerta, anche di pochi centesimi. I soldi vengono poi tenuti da parte e quando si presentano persone in difficoltà, il fornaio (in questo caso il panificio Caprini) prepara un sacchetto con il pane.

L’associazione San Felice Più Felice desidera promuovere delle azioni che, seppur piccole, possono rivelarsi davvero significative. Partendo dal pane sospeso, inoltre, propone di estendere l’idea anche ad altri esercizi commerciali con prodotti di prima necessità; un’iniziativa a costo zero per i commercianti, ma proficua per ciò che può realizzare e significare.
Il pane sospeso: un modo diverso per fare solidarietà e per combattere l’indifferenza.

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