Garda

«On the Road»: 8 ragazzi in età da patente a fianco degli agenti

Ragazzi e ragazze «in età da patente» del Bazoli-Polo hanno vissuto l’esperienza dello stare a fianco di chi opera nei settori della sicurezza
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Dalle spunte al mercato settimanale fino alle moto d’acqua: otto ragazzi, tre settimane «On the Road». Anche quest’anno è stato riproposto il progetto di educazione alla prevenzione stradale messo in campo dall’associazione socio educativa «Ragazzi On the Road» e patrocinato dalla Regione: a realizzare concretamente l’iniziativa, sul Garda, il Lions Club Desenzano Lago, i Comuni di Desenzano e Sirmione, l’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu).

Per tre settimane otto ragazzi e ragazze «in età da patente» del Bazoli-Polo hanno vissuto in presa diretta e senza filtri l’esperienza dello stare a fianco di chi ogni giorno opera nei settori della sicurezza e del soccorso. Quattro a Desenzano (Fabio, Thomas, Irene e Simona), quattro a Sirmione (Alessia, Carolina, Federico e Greta), i giovanissimi le hanno provate tutte: hanno in primo luogo sperimentato il caldo opprimente che la Polizia locale (ma non solo) patisce sulle strade. 

Hanno vissuto davvero ciò che vive ogni giorno chi opera in questo settore: seguendo passo passo gli agenti della Locale, di Desenzano e Sirmione, condividendo i loro turni, rilevando sinistri, placando liti, infliggendo gli «immancabili» divieti di sosta. Gli otto giovani del Bazoli sono usciti in pattuglia, hanno partecipato ai posti di controllo e pure assistito durante l’esecuzione di alcuni alcol test, compiuto le complicatissime operazioni di spunta al mercato del martedì di Desenzano e seguito gli «appiedati», gli agenti che presidiano il territorio a piedi.

Hanno sperimentato in prima persona alcuni dei mezzi che gli operatori di soccorso e sicurezza impiegano quotidianamente: a Sirmione, per esempio, sono usciti con le moto d’acqua in forze alla Locale e hanno potuto appurare che se il giretto fatto al mare con quel mezzo è divertente, molto meno lo è se ci si è seduti sopra costretti per lunghe ore. Mal di gambe tremendo. Poi, la visita alla centrale 112 di Areu, ai comandi dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri di Brescia. E, per finire, due mezze giornate trascorse in pronto soccorso, al Civile e all’ospedale di Desenzano.

«È stata un’occasione per far conoscere ai ragazzi il lavoro di chi opera nella gestione delle emergenze», ha spiegato Peter Assembergs, direttore generale dell’Asst del Garda, che con entusiasmo ha aderito all’iniziativa. «Un’esperienza totalizzante per tutti - ha raccontato il comandante della Locale di Desenzano, Carlalberto Presicci -: per i ragazzi, che hanno avuto modo di mettersi alla prova e di maturare consapevolezza sui pericoli della strada, e per noi stessi». Un’esperienza, ancora, che il «tutor» bresciano del progetto, Andrea, non ha esitazione nel definire «bellissima. Impegnativa, ma bellissima».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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