Omicidio nautico, 134mila firme al Viminale per Greta e Umberto
La petizione per l’equiparazione dell’omicidio nautico all’omicidio stradale finirà tra poche ore, con le sue 134mila firme, sul tavolo della ministra della Giustizia Marta Cartabia. Petizione, firme e auspici di una rapida e positiva conclusione dell’iter di approvazione del disegno di legge saranno consegnati alla Guardasigilli alle 12 di domani dall’europarlamentare salodiana, la leghista Stefania Zambelli e da Elena Garzarella, sorella di Umberto, 36 anni, vittima, assieme a Greta Nedrotti, 24 anni, della terribile tragedia nautica del 19 giugno 2021, quando il gozzo su cui si trovavano i due fu travolto da un motoscafo sul quale navigavano due tedeschi, Patrick Kassen e Christian Teismann.
La richiesta
La drammatica vicenda ha fatto emergere l’esigenza di colmare un vuoto normativo e di promulgare una legge che estenda la normativa dell’omicidio stradale alle imbarcazioni e alla circolazione in mare, nei laghi e nei fiumi. È quanto chiede la petizione lanciata su change.org da Rossana Seccabiani e Tatiana Tassi, che è stata finora firmata da oltre 134mila persone. Un mese fa, il 22 marzo, le firme erano state consegnate al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che era intervenuto con parole pesanti: «È inaccettabile che un vuoto normativo impedisca di infliggere ai responsabili della morte di Greta e Umberto una giusta condanna». Il governatore lombardo ha promesso di fare tutto quanto in suo potere «affinché venga presto approvata la legge che consenta l’equiparazione del reato di omicidio nautico a quello stradale. Il suo iter è ora fermo all’approvazione avvenuta in Senato lo scorso mese di febbraio. Mi batterò - ha detto Fontana -, anche in sede di Conferenza delle Regioni, affinché esso possa essere completato».
Al ministro Marta Cartabia
Medesimo impegno è profuso da amici e familiari delle vittime, che ora, grazie all’interessamento dell’europarlamentare Stefania Zambelli, porteranno le loro richieste direttamente al ministro Cartabia. Il disegno di legge, lo ricordiamo, è stato approvato dal Senato nel febbraio scorso e lì si è fermato. Giace alla Camera. «Sappiamo che la nuova legge nautica che chiediamo - si legge nella petizione - non potrà essere retroattiva». I due uomini tedeschi che erano sul motoscafo che ha travolto il gozzo con a bordo Greta e Umberto sono stati giudicati e condannati in primo grado secondo le leggi vigenti al momento del fatto. «Vogliamo perlomeno - scrivono online i promotori della petizione -, e lo chiediamo a gran voce, che la legge venga approvata subito, in onore di Greta e Umberto, per avere qualcosa che si possa definire giustizia per loro, per le loro famiglie e per tutti noi».
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato