Garda

Omicidio Fantoni, chiesta la conferma dell'ergastolo per Pavarini

«Non è necessaria una nuova perizia psichiatrica» a carico del 32enne che uccise a calci e pugni Francesca, 39enne di Bedizzole
Francesca Fantoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Francesca Fantoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo nei confronti di Andrea Pavarini. «Non è necessaria una nuova perizia psichiatrica» ha aggiunto in aula l’accusa nel corso del processo d’appello a carico del 32enne che a gennaio 2020 a Bedizzole violentò e poi uccise a calci e pugni Francesca Fantoni, 39enne affetta da un ritardo cognitivo.

Presenti in aula l’imputato e la sorella e la mamma della vittima. La difesa aveva chiesto la rinnovazione dibattimentale chiedendo una nuova perizia psichiatrica.

«La rabbia al rifiuto di un rapporto sessuale ha portato l’imputato prima a violentare la donna, poi a picchiarla selvaggiamente e infine a strozzarla» ha detto l’accusa in aula aggiungendo: «L’omicidio è stata una punizione nei confronti della vittima».

«Secondo la difesa il ritardo mentale che affligge Pavarini dalla nascita ne avrebbe condizionato il comportamento, ma condivido l’analisi della Corte d’Assise che non ha ritenuto sia idoneo a giustificare quanto accaduto».

«È fuori di dubbio che Pavarini debba pagare, ma deve pagare il giusto». A dirlo è l’avvocato Ennio Buffoli, difensore dell’uomo condannato all’ergastolo in primo grado. Il legale di Pavarini ha chiesto anche alla Corte d’assise d’appello di sottoporre l’uomo, che confessò il delitto di Bedizzole, salvo poi ritrattare in primo grado, ad una nuova perizia psichiatrica. Secondo la difesa Pavarini era incapace di volere, quindi seminfermo di mente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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