Garda

Oasi San Francesco, riaperto al pubblico il paradiso naturale dell’Airone rosso

Fino a settembre è possibile visitare il gioiello naturalistico gestito da volontari a un passo da Desenzano e Sirmione
L'oasi di San Francesco - © www.giornaledibrescia.it
L'oasi di San Francesco - © www.giornaledibrescia.it
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Via libera alle escursioni nella natura incontaminata, nell’unico Monumento Naturale del lago, in quell’oasi di biodiversità che è l’Oasi San Francesco. Un vero e proprio gioiello naturalistico ad un passo dal centro di Desenzano e da quello di Sirmione, e dalle folle che li assediano. Lì, tra le piante e in riva al lago, si respira il silenzio.

L’Oasi San Francesco ha riaperto al pubblico sabato scorso, 13 maggio, e fino a settembre la si potrà visitare. I volontari dell’associazione Airone Rosso, che da anni la gestiscono, hanno riaperto i cancelli. L’Oasi sarà aperta al pubblico nei fine settimana, il sabato e la domenica dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

Si tratta di un’area tutelata di circa dieci ettari di estensione. È stata istituita Monumento Naturale dalla Regione nel 2008, a seguito di una richiesta presentata dal Comune di Desenzano l’anno precedente, proprio per tutelarne l’integrità naturalistica. Non a caso, solo una porzione dell’Oasi è aperta alle visite: l’altra non è accessibile, così che la natura possa farvi il proprio corso indisturbata.

Biodiversità sorprendente

Il fatto che quel fazzoletto di terra si sia salvato dall’antropizzazione e dagli effetti del turismo, lo si deve a due fortunati eventi: la proprietà comunale del sito e il fatto che l’area adiacente sia rimasta inutilizzata per molti anni. Questo ha permesso la conservazione dell’ecosistema e, anzi, il proliferare di una serie vastissima di specie vegetali e faunistiche. Una biodiversità sorprendente, se si considera la, tutto sommato, scarsa estensione dell’area.

Per quanto riguarda la flora, sono state censite oltre cento specie di oltre trenta famiglie differenti. Tra le specie più rare, si segnala la presenza di Carex elata, Galium palustre e Ranunculus sceleratus. Poi, la fauna: oltre cento specie di uccelli, alcuni stanziali, altri migratori, altri ancora di passaggio. Tra questi spiccano, perché meritevoli di elevata protezione e inseriti nelle check List europee di tutela, il Fistione turco e l’Airone rosso. Ma non mancano pesci, rettili, anfibi, mammiferi di piccola taglia, insetti. 

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