Niente corso di atletica sulla pista di Jacobs: è polemica
Niente corso di atletica per bambini al Tre Stelle: a Desenzano, che in coda al successo olimpico di Jacobs era finita sotto le luci della ribalta nazionale come potenziale «capitale dell'atletica», ora è tempesta. L’obiettivo di Amministrazione comunale e Pro Desenzano adesso è trovare presto una soluzione per le 150 famiglie che vi avevano iscritto i propri figli. Ma anche stoppare ogni polemica: una volta diffusasi la notizia che il corso al via il 5 ottobre non sarebbe partito, infatti, è accaduto il finimondo. In poche ore, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione, numerosi cittadini hanno chiesto lumi.
«Occorre chiarire la posizione dell’Amministrazione - evidenzia l’assessore allo Sport, Francesca Cerini -. Anche io mi sono sorpresa e il mio dispiacere è stato acuito dal fatto che solo sabato tutti al Tre Stelle ci siamo emozionati festeggiando insieme Marcell Jacobs, che lì aveva iniziato il suo percorso. Pensavo che l’evento ci avesse gasati tutti - dice -, invece no: la vivo come una sconfitta per me, per l’Amministrazione, per lo sport a Desenzano».
Sarebbero numerose le questioni alla base del caso: il boom di richieste di iscrizioni, sull’onda dell’effetto Jacobs, per far fronte al quale la società non è sufficientemente strutturata, difficoltà nell’utilizzo dell’impianto, ma anche la «scelta personale dell’allenatore Adriano Bertazzi (fu coach anche di Marcell) - spiega il presidente della Pro Desenzano, Francesco Pampani -. E il fatto che il responsabile del settore atletica, Flavio Ghizzi, abbia deciso di non trovare anche solo una soluzione temporanea, mi fa pensare a una condivisione profonda di questa scelta. Non si può negare l’amarezza e la difficoltà di questo momento».
Sabato pomeriggio è in programma peraltro una conferenza stampa dello stesso Bertazzi: con Flavio Ghizzi, responsabile del settore atletica della società, spiegherà le proprie ragioni all’indomani dell’incontro convocato dall’Amministrazione comunale allo scopo di evidenziare la propria estraneità alla questione.
C'è chi tuttavia a Desenzano pensa anche che la scelta, proprio dopo i successi di Jacobs e il conseguente boom di iscrizioni, sia un tentativo di far scoppiare un bubbone così da risolvere una volte per tutte, sulla scia del clamore suscitato, le criticità contestate. Aspetto che c'è da presumerlo, alimenterà il confronto a distanza tra le parti in causa, anche nell'incontro di questo pomeriggio. Un quadro al quale si aggiunge - a complicare la situazione - il contestuale trasferimento a Milano per ragioni di lavoro dell'allenatore che seguiva i ragazzi di 13 anni. Con un'ulteriore difficoltà per tamponare la situazione.
Ma all’assessore Cerini preme chiarire un aspetto su tutti: «L’Amministrazione comunale ha sempre sostenuto le associazioni sportive, inclusa la Pro Desenzano, anche a livello economico. Chi poi ha pensato che la cancellazione del corso sia dovuta ai lavori prospettati alla pista di atletica, sappia che non è vero: non avremmo ostacolato gli allenamenti. E il fatto che il corso sia stato annullato così all’improvviso è stato un fulmine a ciel sereno: mai mi era stato manifestato il malcontento che mi è stato invece riferito esserci da 25 anni da parte di Ghizzi e Bertazzi. Mi chiedo perché non l’abbiano espresso per tempo, nelle sedi opportune». L’amaro in bocca, per il sindaco Guido Malinverno, «lo lasciano proprio tempi e modalità. Avrebbero potuto essere diversi».
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