Garda

Niente cibo a piccioni, anatre e cigni: ordine del sindaco

A Desenzano aggiornata l'ordinanza, obiettivo salvaguardare la salute degli animali e delle persone
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Niente cibo non solo agli uccelli acquatici lungo il litorale, ma anche ai piccioni sulle strade e delle piazze adiacenti. Il sindaco Guido Malinverno ha «aggiornato» la vecchia ordinanza datata 1998, in cui si vietava di offrire cibo agli uccelli acquatici. Un aggiornamento che di fatto estende il divieto anche ai piccioni domestici e che interessa ora non esclusivamente la zona litoranea, ma pure le strade e le piazze vicine.

L’obiettivo è porre sin da ora, nonostante la stagione balneare sia ancora lontana, le premesse per evitare un’eccessiva proliferazione di questi animali. Già nell’ordinanza del 1998 veniva segnalata la correlazione tra la presenza di uccelli acquatici e manifestazioni cutanee quali la «dermatite del bagnante», segnalata anche dall’Ats di Brescia.

L’offerta di cibo, inoltre, non giova agli stessi uccelli perché produce, nel lungo periodo, un’innaturale dipendenza dalla presenza umana. Senza considerare poi i problemi di natura igienico sanitaria e di decoro derivanti dall’assembramento incontrollato di cigni, anatre, folaghe e dalla numerosa presenza di piccioni, con l’inevitabile imbruttimento di spiagge e litorali, ma anche di manufatti, strade, piazze.

L’invito, dunque, è di «trattenersi» e di evitare di dare cibo ai volatili. Anche perché per i trasgressori sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 150 euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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