Muscoline, rifiuti pericolosi alla scuola materna: Arpa al lavoro
Quando il 17 giugno la squadra di uomini in divisa è arrivata con le mini ruspe, non ha dovuto neppure fare la fatica di scavare a lungo. I primi scarti, quasi come se avessero avuto un presentimento, hanno fatto immediatamente capolino, rivelando così ciò che l’Arpa sospettava: nel parco della Fondazione Marco Pedrali - nella frazione di Castrezzone -, dove ha casa anche la scuola materna del paese, c’è un cimitero di rifiuti pericolosi: amianto, materiale da demolizione edile e altri residui industriali «di dubbia provenienza».
E ieri, i professionisti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, sono tornati nel sito per eseguire nuove indagini. Perché l’obiettivo prioritario, dopo che l’area è stata posta sotto sequestro, è capire se ci sono implicazioni di carattere sanitario. Per questo, attorno alle 11 di ieri mattina e per le successive quattro ore, il team dell’Arpa ha lavorato nello spazio verde, dove è stata posizionata una calotta del diametro di circa 80 centimetri, isolata sul terreno con il mastice per poi instillare azoto.
Questo per verificare se dal terreno della discarica improvvisata - che, tra gli altri scarti, nascondeva anche demolizioni, gomme e plastica - emerga la presenza di idrocarburi. Tradotto: i tecnici dell’Agenzia vogliono capire se da lì fuoriescono sostanze tossiche derivate dal benzene e, per farlo, è stato necessario effettuare questi nuovi campionamenti con attrezzature al seguito.
Spiega il direttore dell’Arpa, Fabio Cambielli, alla regia del team al lavoro sul campo: «Questa attività è stata eseguita d’intesa con la Procura, che ci ha autorizzato a togliere i sigilli per verificare l’eventuale presenza di emissioni di vapori o gas derivate dai rifiuti interrati, esalazioni che, se presenti, rischiano di avere ricadute sulla salute. I sigilli - precisa Cambielli - sono stati poi riapposti sempre dall’Agenzia». Insomma: il team ha sì utilizzato i mezzi e gli strumenti per fini ambientali, ma è chiaro che lo scopo prioritario di queste ulteriori indagini è la tutela della salute. Se gli esiti rileveranno e certificheranno la presenza di idrocarburi aromatici, quindi, l’Arpa segnalerà immediatamente il caso all’Agenzia di tutela della salute (Ats) che subentrerà per le valutazioni sul rischio sanitario.
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