Miele, salame, capperi, gelato: chi c'è dietro a queste bontà
C’è chi produce un rarissimo miele allo zafferano, l’oro rosso per cui, sorprendentemente, il territorio tremosinese sembra vocato. Chi conserva in vaso capperi e erbe officinali. Chi trasforma il pescato del Garda in deliziosi filetti di pesce sotto sale o sott’olio. Chi produce vino, un’eccezione nel Parco Alto Garda (gli ultimi viticoltori si incontrano a Salò). E ancora: chi fa il gelato utilizzando il latte del caseificio Alpe del Garda, chi confeziona marmellate particolarissime (ad esempio pere e vin brulè), chi si è inventato un salume a km zero come il «Dritto di Sompriezzo», con carne di cinghiale; chi coltiva frutta, chi produce formaggio di capra e chi olio extravergine.
Tutti, o quasi, lo fanno solo per passione. Nel senso che nella vita fanno altro: il barista, l’albergatore, il ristoratore.
Li accomuna l’amore per la loro terra, i terrazzamenti soleggiati dell’altopiano di Tremosine, e i prodotti che generosamente offre.
Sono 21 tremosinesi, 18 dei quali micro e piccoli produttori, che dopo un anno trascorso a confrontarsi, espletare pratiche burocratiche e definire disciplinari di produzione (ben 13, uno per ogni tipologia di prodotto, tutti rigidamente vincolati alla tipicità e al legame con il territorio e la tradizione), hanno creato l’associazione Piccoli Produttori di Tremosine sul Garda.
«Per quasi tutti i soci - dice Stefano Delaini, presidente del neonato consorzio e socio non produttore - non si tratta della prima occupazione, ma di una passione o di un’attività collaterale».
Questo la dice lunga anche sull’obiettivo dei Piccoli Produttori, che non è solo fare economia (difficile con prodotti di nicchia), ma è soprattutto «valorizzare il territorio, sostenere le azioni di tutela della nostra terra e del nostro paesaggio agricolo, recuperare i sapori della tradizione».
In due parole fare turismo, la principale economia di Tremosine. «L’obiettivo è collaborare con le altre realtà del paese, dal Comune alla Pro Loco, dal caseificio Alpe del Garda ai ristoratori, per promuovere la cultura della filiera cortissima. Abbiamo constatato - dice Delaini - che le piccole produzioni sono talvolta trascurate dalla ristorazione locale. Il nostro obiettivo è avere sempre più menù a km zero».
La nuova associazione si presenterà ufficialmente al pubblico nel pomeriggio dell’11 febbraio, dopo la messa conclusiva dei Sacri Tridui, quando nei locali di Pieve saranno proposti assaggi e degustazioni. Il consorzio sta per varare anche pagina Facebook e sito. Nel frattempo, per contatti, è disponibile questa mail: produttoritremosine@gmail.com.
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