Melashop, a processo per 130 «bidoni» online
Cinquantamila euro raccolti con oltre 130 finte vendite di elettrodomestici. Acquisti pubblicizzati attraverso il sito Melashop, costruito ad arte per il raggiro, regolarmente pagati dai clienti e mai consegnati da chi stava dietro il portale.
Deve rispondere di questo Fabiano Morleo, 54enne di Desenzano, rinviato a giudizio questa mattina dal Gip di Brescia per 132 episodi di truffa. Insieme a lui altre due persone che devono rispondere a vario titolo di truffa e riciclaggio.
Tutto era partito dalle denunce presentate in tutt’Italia da decine di consumatori truffati. Persone in buona fede che dopo aver pagato, con bonifico bancario, non avevano visto arrivare la merce e si erano rivolti alle forze dell’ordine. Polizia Postale, Carabinieri di almeno tre regioni e diverse Polizie locali si erano occupati della cosa, identificando l’uomo, Morleo appunto, a cui erano riconducibili i conti correnti su cui era transitato il denaro.
Del caso si era occupato, nell’agosto del 2013, si era occupata anche la nostra emittente: il sito era stato chiuso da un giorno all’altro e sulla home era comparsa una sorta di commiato in forma di lettera del gestore.
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